“Ho saputo da una telefonata che non faccio parte del Consiglio” – .

“Ho saputo da una telefonata che non faccio parte del Consiglio” – .
“Ho saputo da una telefonata che non faccio parte del Consiglio” – .

ALESSANDRIA – “Ho saputo che, dopo il sindaco Sottoscrivendo mi aveva chiesto se ero disponibile Continua il lavoro del consiglio, Non sono stato riconfermato assessore. Avevo comunicato al sindaco, che in quel momento mi aveva ringraziato per aver accettato, la mia a lungo ponderata volontà di continuaree il percorso di impegno politico-amministrativo sinora intrapreso. sarei rimasto nell’esecutivo per rispetto della città e dell’azione che il sindaco mi aveva chiesto di continuare. Ieri ho saputo che non faccio parte della nuova squadra da una sua telefonata“.

Inizia così un lungo messaggio di addio alla giunta alessandrina da parte dell’ormai ex vicesindaco, Barriera Marica.

“In questi due anni ho lavorato con Lena e passione al fianco del sindaco e della giunta. Per contribuire allo sviluppo della nostra città, per affrontare con pragmatismo e slancio ideale le innumerevoli criticità e le emergenze quotidiane dell’Amministrazione”.

“Valorizzare positivamente il metodo dell’abbonato”

“Credevo nelalleanza delle forze progressiste – prosegue – e nel rapporto tra spirito civico, attivismo e partiti. Ho apprezzato anche ilequilibrio che ha portato al cosiddetto campo lungoquando lo stesso sindaco ha indicato il Consiglio Comunale come luogo dove la politica può trovare equilibri e collaborazioni o alleanze. In questa prospettiva L’ho valutato positivamente il metodo trasparente con cui Abonante aveva reso esplicita, già prima del secondo turno, la sua ferma volontà di non variare la struttura dell’alleanza. Affermando che non si sarebbe mai integrato nel ruolo esecutivo, colui che aveva guidato la proposta di governo alternativa alla propria o un rappresentante che si era candidato per quel progetto”.

Secondo Barrera, quindi, “la proposta di ottemperare alle richieste del consigliere oggi Barosini per il ruolo più delicato e affidabile capovolgere la logica con cui ci siamo presentati ai cittadini. E tuttavia, immaginavo che potrebbe essere giusto che la città anteponga gli interessi e le esigenze di continuità nell’azione amministrativa alle valutazioni personali e alla diffidenza verso questo nuovo progetto. Ma, a seguito dei cambiamenti, la lista Abonante perde la carica di vicesindaco e non ha più una rappresentanza piena, autenticamente civica, data la nomina ad assessore, nella quota di lista, di qualcuno che ha un ruolo di primo piano negli organi di governo del Partito Democratico”.

“Non ho mai avuto motivo di pensare che ci fosse un giudizio negativo sul mio operato – sottolinea Barrera -. E la richiesta che mi è stata fatta di accettare l’incarico di assessore, con l’accordo sulle deleghe, ne è una conferma. Eppure, alla fine, i conti non tornavano e, pur essendo il più votato della lista, Sono stato lasciato fuori“.

Barrera: “Grazie per i tanti messaggi”

“Forse, a volte, più delle competenze, della dedizione, dell’impegno assiduo e costante, ciò che conta è il peso di chi sa affermarsi relazioni di potere e percentuali. E agitare lo spettro di un voto contrario in consiglio. E le visioni rischiano di essere imbrigliate e indebolite dalla convenienza. In queste ore ho ricevuto innumerevoli messaggi da persone che mi stimano, più di quanto potessi mai immaginare. Sono cose che, di fronte all’inaridimento dei rapporti umani o di fronte a una mancanza di rispetto, scaldare il cuore“.

“Continuerò a svolgere il mio ruolo politico e l’impegno civico con la stessa passione e dedizione di sempre. E cercherò di trovare nuovi modi per contribuire al progresso della nostra comunità”, ha affermato Barrera. Fedeltà a Giorgioanche dinanzi al sindaco Giorgio Abonante, non può non declinarsi secondo quella coerenza che è stata la figura della mia vita. Quasi un imperativo categorico che ha informato tutte le mie scelte, personali e politiche. Oltre 15 anni di conoscenza reciproca, di condivisione di percorsi, politici e amministrativi, non sono pesati alla leggera”.

“Ho pensato molto e sofferto molto prima di scrivere queste righe. – conclude – Ringrazio i colleghi della giunta, maggioranza e opposizione, i dirigenti, i funzionari. Tutto il personale del Comune. Che hanno condiviso con me un lavoro serio. Il Segretario Generale, con il quale in pochi mesi abbiamo cercato di dare un nuovo assetto all’Istituzione, alla RSU dell’ente e alle categorie. Vorrei salutare le autorità civili, militari e religiose, la Prefettura e la Questura, tutte le associazioni e i soggetti della rappresentanza collettiva, di categoria, i sindacati e le parti sociali. Un grazie alla mia famiglia che mi è sempre stato vicino in ogni scelta e in ogni difficoltà. E che rappresenta il vero valore della mia vita”.

 
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