“Il Comune pronto a costituirsi parte civile contro gli Aufieros” – .

“Il Comune pronto a costituirsi parte civile contro gli Aufieros” – .
“Il Comune pronto a costituirsi parte civile contro gli Aufieros” – .

Pratola Greenhouse

di Paola Iandolo

Con l’inchiesta condotta dalle Procure della Repubblica di Napoli e Avellino – cui va tutta la nostra gratitudine per l’eccellente lavoro svolto – è venuto alla luce il “Sistema Aufiero”Così l’amministrazione di Pratola Serra guidata dal sindaco Gerardo Galdo dopo gli avvisi di conclusione delle indagini notificati ai fratelli Antonio ed Emanuele Aufiero insieme ad altri 17 indagati accusati a vario titolo di corruzione elettorale, ha turbato la libertà delle aste. “Il Comune si costituirà parte civile nel procedimento e noi esamineremo gli atti per verificare tutti gli eventuali danni arrecati all’Ente, o ai cittadini onesti, perché siano risarciti fino all’ultimo centesimo di euro”.

Il sistema ben oliato

“In particolare, il nostro ringraziamento va al Procuratore Dott. Gratteri, al Procuratore Dott. Airoma, a tutti i Magistrati che hanno coordinato le indagini e a tutti i Carabinieri che hanno svolto le indagini. I fatti sinora emersi dimostrano l’organizzazione di un sistema ben rodato e non certo improvvisato che aveva l’intento di procurarsi vantaggi personali ed elettorali. Il tutto aggravato dalla complicità di imprenditori locali che, a loro volta, con l’unico scopo di creare un tornaconto per sé, si sono prestati, senza alcuno scrupolo, ad alimentare il “Sistema”. Un’ombra inquietante cala così sull’operato dei fratelli Aufiero e dei loro più fedeli seguaci che, nonostante tutto, in questi anni hanno continuato a (s)parlare di verità, trasparenza, buona amministrazione e in definitiva: competenza amministrativa!” si legge nella nota firmata dall’amministrazione di Pratola Serra.

Il contenuto delle intercettazioni telefoniche

“La gravità delle accuse impone cautela, ma è bene sottolineare che non si tratta di ipotesi o deduzioni degli inquirenti, bensì di azioni e conversazioni captate grazie alle intercettazioni telefoniche, tra gli stessi soggetti coinvolti. L’inchiesta ha fatto emergere la vera natura dei progetti sociali, organizzati rigorosamente a scopo di acquisizione del consenso elettorale e gestiti dal “dominus degli affari amministrativi del Comune”. Così i Magistrati hanno definito Antonio Aufiero, riservando così al fratello Emanuele un semplice ruolo di facciata”. Agli imprenditori coinvolti è stato garantito, attraverso l’uso di mezzi fraudolenti, l’erogazione di diversi milioni di euro anche tramite Project financing (finanziamento infrastrutturale a lungo termine) come la riqualificazione dell’impianto di illuminazione pubblica e del depuratore. Il profitto? Ancora una volta benefit personali sotto forma di denaro e altre utilità come, ad esempio, la pagamento delle ferie e il sussidio per il comitato elettorale costituito nel centro di Avellino in occasione delle elezioni regionali del 2020. A tal proposito, si segnala che, in detta occasione, sono emersi significativi episodi di vote-trading (corruzione elettorale) volti ad ottenere significativi consensi elettorali.

Il ruolo del Dominus

“Ma da quanto si apprende dalla stampa, il “dominus” non si è fatto sfuggire nulla e sono finiti nella mischia perfino funzionari pubblici del Tribunale e della Procura, i quali, SU RICHIESTA dello stesso “dominus”, Antonio Aufiero, hanno sbirciato nei procedimenti in cui era indagato per tenerlo informato – con l’aggravante di essersi introdotti abusivamente in un sistema attinente all’ordine pubblico o comunque di pubblico interesse. La gravità di questa commistione e ingerenza getta un’ombra inquietante anche sugli eventi passati, viste anche le numerose archiviazioni che gli Aufiero hanno ostentato. A questo proposito, auspichiamo che vengano adottate le misure più opportune perché queste vicende provocano sfiducia nelle istituzioni e, soprattutto, sfiducia nella giustizia. Su questo punto, vista la gravità dei fatti, confidiamo nella massima attenzione della autorità competenti di attivare un’ispezione ministeriale per fare luce sulla vicenda”.

Chiedono l’acquisizione dei fascicoli della Commissione Antimafia

“Come accaduto per gli ultimi fatti che hanno interessato il capoluogo avellinese, chiediamo all’onorevole Gubitosa, nella sua qualità di componente della Commissione parlamentare antimafia, di acquisire gli atti dell’indagine, al fine di adottare ulteriori accertamenti, ricordando che nell’ottobre 2020 è stata sciolta per infiltrazioni mafiose la giunta comunale di Pratola Serra, presieduta dagli Aufiero, oggi tra i principali indagati”.

 
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