27 truffe in diverse città della Lombardia – .

27 truffe in diverse città della Lombardia – .
27 truffe in diverse città della Lombardia – .

Smantellata la banda di truffatori che in diverse province della Lombardia e del Piemonte truffava le vittime anziane con il falso stratagemma dell’incidente stradale di un parente

Gli agenti del Polizia di Stato di Vercelli hanno smantellato, dopo attenta indagine investigativa, un’associazione dedicato a truffe contro gli anziani e hanno portato in prigione gli autori delle truffe.

Smantellata banda di truffatori: 27 truffe in Lombardia e Piemonte (ansa) milano.cityrumors.it

Gli agenti della Squadra Mobile della Lombardia in collaborazione con i colleghi delle Squadre Mobili del Piemonte e della Valle d’Aosta, coordinati dal Servizio Centrale Operativo, stanno svolgendo in queste ore le seguenti operazioni: varie misure cautelari in carcere disposto dalla Procura della Repubblica.

L’operazione

L’indagine della Polizia di Stato ha fatto luce su 27 episodi di frode commessi in diverse province del nord Italia, tra Lombardia e Piemonte. In particolare, le città prese di mira dai truffatori sono: Vercelli, Novara, Biella, Lodi, Alessandria, Pavia, Varese, Como, Milan and Monza.

Smantellata banda di truffatori: 27 truffe in Lombardia e Piemonte (ansa) milano.cityrumors.it

Diversi decine di casi confermati di frode dove le vittime hanno riferito di aver ricevuto una chiamata da un finto membro delle forze dell’ordine, un avvocato o addirittura un familiare, che ha raccontato loro di un presunto incidente d’autoovviamente non è mai accaduto, in cui è rimasto un parente coinvolto della vittima.

Quindi, per evitare conseguenze legali o sanitarie per il responsabile dell’incidente (parente della vittima), un professionista – un avvocato o un finto poliziotto – ha sostenuto che era necessario consegnargli urgentemente un grande somma di denaro e, se la vittima non riusciva a raggiungere la somma richiesta, i malviventi la convincevano a consegnare tutti gli oggetti di valore della famiglia che aveva a disposizione in casa.

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Le 5 truffe a cui fare attenzione

Le truffe non sono altro che inganni con cui la vittima in questione viene ingannata e convinta a rinunciare a denaro o oggetti di valore. Esistono diversi tipi di truffe. Nello specifico, come riportato sul sito web di poliziadistato.it i casi possono essere:

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  • FALSO OBBLIGO DI PAGAMENTO. La persona viene ingannata su un obbligo di pagamento inesistente. Ad esempio, il truffatore si presenta a casa come ispettore dell’ENEL, dell’ITALGAS o altro, chiedendo di controllare il contatore; ovviamente il finto ispettore contesterà qualche irregolarità e chiederà un pagamento in contanti. Spesso la persona, intimorita e rispettosa verso le autorità, cede all’inganno e paga una multa o un saldo mai dovuto per risolvere il più velocemente possibile una situazione debitoria che crea uno stato di ansia. Cosa fare? Innanzitutto, bisogna ricordare che nessun Ente Pubblico invia i propri dipendenti a riscuotere pagamenti di bollette o altro dagli utenti. Anche in caso di allacciamenti abusivi, l’ispettore redige il verbale ma non riscuote la multa. Non credere mai alle ricevute false emesse dal truffatore per dare una parvenza di legalità agli occhi della vittima. In caso di dubbio sulla sincerità della persona che si presenta, chiamare sempre la stazione dei Carabinieri senza esitazione o timore di disturbare. Non far entrare estranei in casa.
  • TRUFFA SULLA VALIDITÀ DI BANCONOTE O TITOLI (BOT, CCT, BFP, ecc.) Generalmente il truffatore si guadagna la fiducia dell’anziano esibendo una falsa tessera di un ente di controllo, oppure esibendo le proprie banconote dichiarate legali o meno. Chiederà poi di vedere le banconote in possesso della vittima, dopodiché le dichiarerà fuori circolazione o false, quindi le ritirerà, rilasciando una falsa ricevuta e promettendo di tornare il giorno dopo con una somma equivalente o con l’istruzione di recarsi in banca per farsi emettere titoli validi. In questo caso ricorda che nessuna organizzazione invia i propri dipendenti a casa tua per controllare banconote o titoli, e tanto meno per ritirarli. Non credere mai alle ricevute false che il truffatore emette per darsi una parvenza di legalità. In caso di dubbi sulla sincerità della persona che si presenta, chiama sempre la stazione dei Carabinieri. Non far entrare estranei in casa tua. Non tenere mai grandi somme di denaro o titoli in casa tua. ma depositarli in banca o in una cassetta di sicurezza, considerando che ormai tutte le banche offrono servizi di gestione titoli e che tenere in casa grosse somme di denaro è antieconomico.
  • TRUFFE CON CONTRO-PRESTAZIONI Questo tipo di truffa non è rivolta solo alle persone anziane, ma anche ai giovani, talvolta disoccupati o in cerca di lavoro. Solitamente alla vittima viene proposto un abbonamento a una rivista o l’acquisto di quadri, enciclopedie, biancheria, articoli per la casa; spesso la vendita è accompagnata da ricchissimi premi in caso di conclusione del contratto. La truffa più comune prevede l’offerta di vendita di un set di biancheria, convincendo la persona che si tratta di una vendita promozionale e quindi accompagnata da un regalo di valore come un impianto stereo, una radio, ecc.; in cambio del pagamento di somme anche considerevoli (oltre 500 euro). In questi casi la persona viene ingannata dalla quantità di merce venduta e dal prezzo (basso se la merce era di qualità) o dalla falsa promessa di ritiro immediato della merce in caso di insoddisfazione. Un altro trucco è quello di far firmare un contratto alla vittima ricorrendo all’inganno, ad esempio dicendo che si tratta di un’indagine statistica e che la firma serve solo a provare la risposta, e tuttavia dicendo che la vittima ha vinto un concorso o è stata scelta per un’attività promozionale. In queste truffe, come in quelle del finto esattore, alcuni introducono la variante dell’assegno in bianco: quando la vittima non ha abbastanza denaro contante, si fa firmare l’assegno, dicendo che verrà poi compilato dall’esattore per la cifra pattuita. Confidatevi sempre con una persona di fiducia prima di impegnare somme di denaro e in ogni caso diffidate sempre di chi ha fretta.
  • VOUCHER DI PAGAMENTO FALSO. L’abbonamento a una rivista di scarso o nessun interesse si fa sottoscrivendo un bollettino di conto corrente postale con cifre e beneficiari prestampati del tutto simili a quelli delle bollette ENEL o TELECOM. Ovviamente, la persona viene ingannata a causa della somiglianza con le bollette dei pagamenti dovuti allo Stato o ad altri enti.
  • I FURTI Questo caso è il più semplice ma purtroppo il più frequente. Con le scuse più svariate, ad esempio: avere la macchina in panne, essersi persi, dover fare una telefonata, dover bere un bicchiere d’acqua o andare in bagno, una persona, a volte di sesso femminile, ma sempre ben vestita e dai modi gentili ed eleganti, entra in casa. Mentre questo distrae la vittima, un complice entra in casa e ruba oggetti di valore e denaro.
 
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