Quella direzione per indebolire l’Italia – .

Quella direzione per indebolire l’Italia – .
Quella direzione per indebolire l’Italia – .


Secco, duro, insolito, a prima vista persino sproporzionato rispetto al livello di chi lo attacca, Matteo Gracis, influencer che sul suo blog lo ha accusato di aver prorogato di otto anni il segreto di Stato sulla tragedia di Ustica. Eppure, nel bel mezzo di una domenica afosa di fine giugno, il Quirinale ha deciso che stavolta basta, era proprio il caso di mettere un punto e così ha diffuso una nota durissima. “La notizia è palesemente falsa, il Presidente della Repubblica non ha competenza in materia, è spregevole e vergognoso far circolare simili menzogne ​​sul web”. E così ha passato il fascicolo alla polizia postale. Insomma, spiegano dal Quirinale, non è una banale questione di lesa maestà o minacce personali: ne riceve ogni giorno, online e sulla carta. Qui è in gioco la sicurezza nazionale.

Tra dezinformatsjia e fake news, tra ricostruzioni politiche e retroscena inventati, Sergio Mattarella ha sempre risposto volando alto con il silenzio. Certe affermazioni non hanno bisogno di replica. Ma ora qualcosa deve essere cambiato, qualche segnale pericoloso deve essere stato captato dalle antenne del Quirinale, visto il moltiplicarsi degli interventi sull’argomento. Il 14 giugno, ricevendo al Colle i vertici de Il Giornale per il nostro 50° anniversario, ha ricordato come, di fronte alla valanga di voci interessate e di informazioni incontrollate, “il giornale resta la garanzia dell’autorevolezza e dell’autenticità delle notizie”.

E il 18 giugno, durante la sua visita ufficiale in Moldavia, il capo dello Stato è tornato sull’argomento, denunciando la guerra sporca combattuta dal Cremlino. “Ci sono continui tentativi di influenza disinformativa da parte della Russia in Italia, una tempesta diffusa di fake news, di falsità volte a screditare e destabilizzare”. Per il presidente si tratta di una forma di “inaccettabile ostilità”, o meglio di un vero e proprio “attacco organizzato”. L’Ue e la Nato devono imporre regole per frenare “queste intrusioni” e far rispettare gli altri Paesi e i diritti umani.

Ora il caso Gracis. Perché tanta agitazione, ci si potrebbe chiedere, di fronte a un post falso ma come tanti altri. La risposta sta nel fatto che nelle ultime settimane le agenzie di intelligence europee hanno segnalato l’avvio di una precisa campagna di disinformazione da parte di Mosca che ha l’obiettivo non tanto nascosto di delegittimare i governi dell’UE e indebolire il sostegno all’Ucraina. L’Italia è uno dei bersagli principali.

La polizia postale sta indagando. Non è ancora stata presentata alcuna denuncia formale all’influencer. Gracis, 204.000 follower su Instagram, ha una storia piuttosto chiara. Voce critica durante il Covid, contro i vaccini e le misure di contenimento, esperto di canapa, divulgatore dell’antiscienza, teorico della cospirazione. È stato assistente alla comunicazione dell’ex parlamentare dei Cinque Stelle Federico D’Incà e ha fondato di recente il sito di “informazione senza padrone” L’Indipendente. Da lì, nei giorni scorsi ha rilanciato i video dell’incontro tra Putin e Kim, tuonato contro il rischio di una terza guerra mondiale a causa dell’Occidente e sostenuto che il conflitto in Ucraina è combattuto dagli Stati Uniti per procura.

Poi l’attacco al capo dello Stato. Il disegno di un aereo che esplode, una foto di Mattarella, una didascalia che recita “vergogna” e un post che lo accusa di aver esteso il segreto perché “la verità farebbe male all’Italia”.

Da qui la risposta del Quirinale. La giurisdizione, si precisa, è del Governo e il presidente “non ha mai pronunciato le parole attribuitegli”. Ora spetterà alle autorità accertare “se sussistono estremi di reato”.

 
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