la FIGC ha abusato della sua posizione dominante – .

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AgCom: la FIGC ha abusato della sua posizione dominante


Tiziano Pesce, Uisp all’agenzia stampa Dire: “Accogliamo molto la decisione, non solo per il riferimento al campo di calcio”

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha multato la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) per un importo complessivo di oltre 4 milioni di euro (4.203.447,54 euro). L’Autorità ha infatti accertato che la FIGC, almeno a partire dal 1° luglio 2015, ha posto in essere una complessa strategia escludente volta a rafforzare la la sua posizione dominante nell’organizzazione di competizioni calcistiche giovanili competitive e di estenderla al mercato ricreativo-dilettantisticoin cui opera in concorrenza con gli Enti di Promozione Sportiva (Eps). È quanto si legge in una nota dell’Antitrust. La strategia abusiva si è concretizzata innanzitutto attraverso la mancata stipula da parte della FIGC degli accordi previsti dal Regolamento Coni Eps (2014) per lo svolgimento dell’attività agonistica, si spiega nella nota. Ciò ha consentito alla Federazione di precludere all’Eps l’accesso al mercato dell’organizzazione di eventi agonistici, garantendosi così una posizione di sostanziale monopolio.

Tiziano Pesce, Uisp national presidentinterpellato dall’agenzia di stampa Dire, ha commentato favorevolmente la decisione, ricostruendo il percorso che ha portato alla notizia odierna: “L’appello è stato presentato dal Centro Sportivo Nazionale Libertas (Ente di promozione sportiva EPS, ndr), l’Antitrust ha quindi chiesto a tutti gli EPS la possibilità di aderire alla procedura. Noi della Uisp, insieme ad altre organizzazioni, siamo intervenuti e siamo stati ascoltati il ​​18 aprile e io personalmente ho depositato una memoria, perché La Uisp, per la sua tradizione nell’organizzazione di attività calcistiche giovanili, è stata negli anni la più colpita e penalizzata. La sentenza è giusta e la accogliamo con grande soddisfazione. Ci aspettavamo una risposta di questo tipo dall’Antitrust e per noi, enti di promozione sportiva, era evidente che la Federazione calcistica stava abusando della sua posizione dominante nell’organizzazione di attività sportive di base, anche se svolte in forma competitiva”. Lo ha dichiarato all’Agenzia Dire Presidente dell’Unione Italiana Sport per Tutti (Uisp), Tiziano Pesce“Accogliamo molto bene la decisione – prosegue il presidente – non solo in ambito calcistico, perché è un provvedimento che mette in condizione tante altre Federazioni e il Coni di rivedere le proprie posizioni. Perché posizioni analoghe, se non uguali a quelle della FIGC, sono portate avanti da altre Federazioni, per quanto riguarda l’attività dilettantistica. Le Federazioni spiegano infatti che sono gli enti che regolano quell’attività o quella specifica disciplina sportiva, e solo loro possono promuovere e organizzare l’attività agonistica. Ciò non è vero perché lo dice anche il regolamento operativo del Coni EPS: gli Enti possono organizzare attività agonistiche e, con la stipula di una convenzione, anche attività di spettacolo agonistico, che portano alla nascita dei campionati italiani. Con comportamenti subdoli, alle società sportive di base viene impedito di partecipare agli eventi EPS e questo porta anche all’abbandono dell’attività sportiva da parte dei più giovani”.

In secondo luogo, la FIGC ha esercitato strumentalmente il proprio potere regolamentare, considerando illegittimamente agonistica l’attività dilettantistica svolta dagli Enti di Promozione Sportiva con atleti di età compresa tra i 12 e i 17 anni. Ha inoltre imposto per gli atleti fino a 12 anni di età (per definizione non ricompresi nell’attività agonistica) l’accordo tra Federazione ed EPS e la pre-autorizzazione della manifestazione, limitando così la libertà delle Associazioni Sportive Dilettantistiche affiliate alla FIGC e dei loro atleti con doppio tesseramento di partecipare ai tornei organizzati dall’EPS, conclude la nota. In questo modo si è ridotta la capacità degli Enti di Promozione Sportiva di esercitare una sufficiente pressione agonistica sulla Federazione, ostacolando e/o indebolendo la concorrenza nel mercato dell’organizzazione di eventi ludico-amatoriali.

“Con riferimento alla comunicazione pervenuta in data odierna dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, La FIGC ritiene ingiustificata la sanzione, sulla base di riscontri documentali e su un’erronea motivazione giuridica. Del resto, tale sanzione – spiega la FIGC in una nota – è stata irrogata con le stesse motivazioni con cui era stata sanzionata la Federazione Italiana Sport Equestri (FISE) in un analogo procedimento. Decisione poi annullata dal Consiglio di Stato, con sentenza del 5 giugno scorso n. 5054. Per tale ragione, nel ribadire l’assoluta correttezza del proprio operato, La FIGC comunica che è stato notificato ricorso, con istanza di sospensiva, al TAR del Lazio”.

“Siamo soddisfatti della decisione dell’Autorità di sanzionare la Figc perché riteniamo che anche nel settore sportivo vadano puniti comportamenti scorretti a danno del mercato e dei consumatori – spiega il Codacons -. Riteniamo inoltre che sulla Federazione incombono numerose ombre: siamo stati costretti a denunciare più volte la FIGC per aver assunto, insieme al CONI, comportamenti e decisioni che hanno rappresentato un danno per i tifosi e i cittadini appassionati di calcio. Ad esempio, non è mai stato chiaro perché la FIGC e il CONI agiscano tenacemente per tenere i tifosi e le organizzazioni che li rappresentano lontani da qualsiasi procedimento giudiziario o sportivo che coinvolga il mondo del calcio, quando i tifosi stessi sono i primi soggetti danneggiati dagli illeciti”. (Fonte: Dire.it)

Pubblicato: 02/07/2024 | Visualizzato 5 volte

 
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