L’ultimo “Aperitivo solidale” organizzato da The New Province, by Obiettivo Monferrato Association and CSV (Centro Servizi Volontari) di Asti e Alessandria, ha ospitato AZA (Associazione Zoofila Astigiana) che da anni si prende cura quotidianamente del canile di Asti.
Esaurita la Sala del Diavolo Rosso, dove si è svolto l’incontro, presentato dal direttore de La Nuova Provincia, Fulvio Lavina. “Solo ad Asti – ha informato Francesco Marzo, presidente del CSV – abbiamo 250 associazioni di volontariato accreditate, di cui 130 sono nostre associate”. Un elenco lungo ed eterogeneo dove, con le giuste informazioni, come sta facendo l’iniziativa “Aperitivo Solidale”, chiunque potrebbe donare anche solo una piccola parte del proprio tempo, con importanti benefici per chi lo riceve.
Cosa fa Aza?
Poi sono saliti sul palco Francesca e Alicedue volontarie di AZA, per spiegare l’associazione e il suo lavoro: «Siamo un gruppo di volontari – ha esordito Francesca – e lavoriamo per prenderci cura degli animali e risolvere i tanti aspetti e problemi di questa gestione, mansioni che distinguiamo tra “interno” ed “esterno” ovvero l’accoglienza dei cani ma anche dei gatti, la parte sanitaria, l’inserimento e poi l’uscita dell’animale, che avviene quotidianamente e che contribuisce a renderli più facilmente adottabili».
Compiti impegnativi che richiedono sacrificio e amore; soprattutto quest’anno in cui sono stati tanti gli arrivi dovuti alla rinuncia alla proprietà: «sempre più spesso, infatti, – spiega Alice – tante persone adottano un animale, magari non della zona e senza conoscerlo, elemento fondamentale e imprescindibile perché l’adozione vada a buon fine e quando si accorgono di non essere in grado di prendersene cura bussano alla nostra porta». Al canile comunale di Asti arrivano diverse tipologie di cani, a volte incompatibili tra loro e difficili da trasferire: «al momento abbiamo una settantina di cani ospiti» informa Alice.
Quando un cane viene trovato solo o abbandonato, il cittadino ha il dovere di chiamare la Polizia Municipale che informerà il servizio di cattura dell’ASP che provvederà a portare in salvo il cane.
Il “pianeta” dei gatti
Tanti anche i gatti presenti, con storie difficili alle spalle, come quella del gatto con un problema alla spina dorsale accolto da un’altra associazione. «Quando qualcuno si rivolge a noi con l’intenzione di fare volontariato – sottolinea Francesca – una cosa che dico è di non guardare l’orologio: prima si tirano fuori i cani che devono mangiare per vari motivi e quelli che non sporcano nel box, poi gli altri; li si fa correre nelle quattro aree di esercizio poi insieme ai due addetti si collabora alla pulizia dei box, alla distribuzione del cibo e alla pulizia delle ciotole, poi si entra dove magari ci sono state emergenze o problemi: per questo siamo sempre troppo pochi».
Come adottare
Se si decide di adottare un cane o un gatto, basta recarsi al canile comunale, in frazione Quarto Inferiore 269 (aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30), preferibilmente nel weekend, quando sono presenti più volontari che faranno un primo colloquio utile a individuare il cane più adatto a quella persona. “Gestire un cane e un gatto è diverso – commenta Alice – i primi sono un po’ più impegnativi perché hanno bisogno di uscite quotidiane ma anche un gatto, pur essendo più indipendente, ha bisogno della presenza del padrone e delle sue attenzioni”.
Il canile può essere aiutato anche con donazioni di denaro, cibo o materiale per la pulizia, «naturalmente – aggiunge Katia Boviovolontario storico – abbiamo un contributo del Comune che viene utilizzato per le spese ordinarie, tutte le donazioni private, le destiniamo alle spese straordinarie, ad esempio per interventi sanitari». Al termine è stato proiettato un filmato emozionante girato all’interno del canile, un luogo dove «il tempo scorre troppo lentamente per chi sa aspettare…». Per info 0141 531290.
