Riceviamo e pubblichiamo una nota firmata da Maria Grazia Cinquepalmi, già consigliera comunale di Trani:
«La posta di debito corrispondente al credito iscritto da Amiu nel proprio bilancio, relativa all’utilizzo del fondo post gestione da parte di Amiu stessa per oltre 6 milioni di euro, non è mai stata iscritta nei bilanci del Comune di Trani.
È evidente che tale omissione distorce la reale situazione economico-finanziaria dell’Ente. Vale la pena ricordare che il Comune di Trani ha autorizzato con la nota e molto discussa ordinanza del 2016 il prelievo di ingenti somme dal fondo post gestione per la sicurezza (?) che non rientravano nel vincolo di destinazione di detto fondo.
Il comune, nella persona del suo sindaco, e Amiu, nella persona dell’allora amministratore unico, confidarono nelle varie e milionarie azioni di responsabilità intraprese nei confronti degli allora amministratori e sindaci per ricostituire il fondo post-gestione.
Ciò è stato riportato nelle note integrative dei bilanci dell’Amiu. Erano certi che le somme illegittimamente prelevate da quel fondo post-gestione, con l’autorizzazione del sindaco, sarebbero state restituite dagli amministratori e dal collegio dei revisori.
Per questo motivo il Comune di Trani, pur da me più volte sollecitato, non si è preoccupato di iscrivere a bilancio il debito per il ripristino di quello stesso fondo, che ancora oggi viene impropriamente utilizzato.
Alla luce della sentenza della Corte d’Appello, mi chiedo cosa accadrà alle casse comunali?
Probabilmente un debito fuori bilancio di grandi dimensioni, difficilmente finanziabile data la limitata dotazione del relativo capitolo di spesa e, di conseguenza, una variazione del bilancio 2024 con tagli alla spesa corrente”.
