Dopo le nostre pressioni, l’istituzione del Registro Telematico Nazionale a tutela del Made in Italy torna nel Decreto Agricoltura
Granaio Italia è finalmente realtà. La pressione costante di Cia-Agricoltori Italiani, che si è battuta fin dall’inizio per l’istituzione del Registro Telematico delle scorte di cereali, strumento indispensabile per portare trasparenza sui mercati e tutelare le produzioni Made in Italy, è stata premiata.
“Ringraziamo i parlamentari di maggioranza e opposizione, il governo e in particolare il sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra, per aver reintrodotto Granaio Italia nel Decreto Agricoltura – spiega il presidente nazionale della Cia, Cristiano Fini -. È una vittoria per noi e per tutti i produttori. Rappresenta il riconoscimento del valore del settore, a tutela dei cerealicoltori, a promozione del vero Made in Italy e a tutela della qualità per i consumatori. Ora presto chiederemo anche l’apertura del tavolo di filiera”.
Con il Registro Telematico Nazionale, infatti, sarà possibile monitorare la consistenza delle scorte di cereali, anche al fine di immettere sul mercato informazioni utili a ridurre la volatilità dei prezzi. Non solo, l’obiettivo di Granaio Italia è la completa tracciabilità dei cereali, in tutti i diversi passaggi, soprattutto quando si tratta di prodotti importati dall’estero.
“Sono queste le risposte che i nostri agricoltori attendono – aggiunge Fini -. Monitorare la produzione cerealicola, promuovere il grano nazionale, porre fine alle importazioni selvatiche, garantire prezzi equi. E lo è ancora di più ora, in un momento in cui la redditività non è garantita e le semine diminuiscono, con un calo delle superfici nazionali coltivate a grano duro di circa 130 mila ettari e la siccità che porterà a un taglio di almeno il 20% della produzione, soprattutto nei campi del Sud Italia”.