PALENA (CH) – È una di quelle notizie che non vorremmo mai sentire, ma a cui ultimamente ci stiamo abituando: la morte di un Orso bruno marsicanoIl Parco Nazionale della Maiella ha infatti dato il triste annuncio della scomparsa dell’orsa Caterina, presenza amica e familiare per i cittadini di Palena. Era considerata la “fondatrice” dell’Area Faunistica di Limitazioneche l’ha ospitata per più di 9 anni dopo quasi 24 anni di vita in gabbia. Caterina era arrivata in questa oasi protetta dopo l’intervento del Nucleo CITES Campania del Corpo Forestale e l’interessamento della Fondazione Animals Asia, salvata da una gabbia angusta dove era tenuta senza le dovute autorizzazioni, in una struttura turistica del casertano. Aveva 34 anni, davvero tanti per un’orsa; qualche mese fa le era stato diagnosticato un melanoma al labbro superiore destro e nelle ultime settimane si era fatta sempre più debole. Dal primo luglio era entrata in stato comatoso e la mattina del 2 si è spenta serenamente senza particolari sofferenze nel suo giaciglio di paglia.
Caterina era un’orsa tranquilla e riservata, che ha fatto conoscere a molti gruppi di bambini, famiglie e visitatori la meravigliosa vita dell’orso bruno marsicano nell’habitat orsino. Il Parco Nazionale della Maiella si era offerto di adottarla e ospitarla in una nuova e dedicata area faunistica, creata per migliorare il MOM, il Museo dell’orso bruno marsicano, attivo dal 2005. Nonostante l’età avanzata, il quadro clinico dell’orsa era buono e per questo motivo, dopo il suo sequestro, la plantigrado è stata trasferita all’ombra della Maiella, in compagnia di Iris e Margherita, le altre due orse nate e cresciute in cattività, quindi non destinate al ritorno in natura, con le quali è entrata talvolta in blanda competizione. La cura, l’attenzione, lo spazio e la compagnia con gli altri orsi improntati all’intervento umano hanno permesso a Caterina di vivere questi ultimi anni in condizioni decisamente migliori rispetto al passato.
“Un ringraziamento speciale a tutti i cittadini di Palena, alle cooperative locali e a tutti i bambini, collaboratori e volontari del Parco che hanno incontrato l’orsa Caterina e hanno potuto raccontare la sua storia e assumerla come simbolo di una rinnovata amicizia tra uomini e orsi.“.
