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è iniziata l’attività dei 15 Centri Operativi Territoriali (COT) – .

è iniziata l’attività dei 15 Centri Operativi Territoriali (COT) – .
è iniziata l’attività dei 15 Centri Operativi Territoriali (COT) – .

I 15 COT sono tutti operativi dal punto di vista infrastrutturale e del personale. Saltamartini: un grande passo avanti per superare le carenze nell’assistenza territoriale e nelle liste d’attesa

ANCONA – Sono pienamente operativi i servizi di emergenza nelle Marche 15 Centri Operativi Territoriali (COT) previsto dal Decreto Ministeriale 77/2022 nell’ambito della Missione 6 Componente Salute 1 (Investimento 1.2.2. Centri Operativi Territoriali) del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza: l’importante comunicazione è stata data nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Raffaello (Ancona) alla quale hanno partecipato il vicepresidente e assessore alla Salute Filippo Saltamartini, il sottosegretario alla presidenza della Giunta Regionale Aldo Salvi, la direttrice dell’ARS Marche Flavia Carle, il direttore del Dipartimento Salute Antonio Draisci e i direttori generali delle Aziende Sanitarie Territoriali (AST) che hanno realizzato e avviato operativamente l’attività dei COT sul territorio.

Il PNRR ha stanziato risorse per oltre 2,5 milioni (2.596.125,00 euro) per la creazione dei COT che hanno il compito di coordinare tutte le attività territoriali dei distretti, svolgendo un ruolo di ‘cabina di regia’ tra i diversi attori coinvolti nella rete, con l’obiettivo di garantire accessibilità, continuità e integrazione dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria.

I Centri Operativi Territoriali coordinano e ottimizzano gli interventi, attivando soggetti e risorse della rete assistenziale, organizzano e coordinano l’assistenza e la transizione delle persone residenti nel distretto tra i servizi e gli operatori sanitari coinvolti nei diversi ambiti assistenziali (attività territoriali, sanitarie e socio-sanitarie, ospedaliere, rete di pronto soccorso) e nei diversi livelli organizzativi del sistema sanitario, socio-sanitario e socio-assistenziale. I COT, ad esempio, sono in grado di monitorare gli spostamenti dei pazienti da un luogo di cura all’altro e da un livello clinico-assistenziale all’altro, la disponibilità di posti nelle strutture territoriali o ospedaliere, e organizzare i servizi di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI).

Attraverso i COT vengono attivati ​​percorsi e servizi socio-assistenziali, socio-sanitari e gestiti i processi di transizione dei pazienti tra ospedale e territorio, territorio e ospedale, territorio e territorio. I 15 Centri Operativi Territoriali (COT) attivati ​​nelle Marche sono organizzati su due livelli: 1 COT REGIONALE (COT-R) individuato in un COT dell’AST di Ancona e 14 COT DISTRETTUALI (COT-D). Il Centro Operativo Territoriale Regionale è operativo 7 giorni su 7, 12 ore al giorno, estendibile a 24 ore al giorno, mentre i 14 COT Distrettuali sono operativi 6 giorni su 7, 12 ore al giorno e sono strettamente interconnessi con il COT Regionale.

“Abbiamo creato un sistema in grado di coordinare tutti i servizi sanitari – dichiara il Vice President Saltamartini – un grande passo avanti per superare le carenze nell’assistenza territoriale e nelle liste di attesa. I 15 COT sono tutti operativi, non solo dal punto di vista infrastrutturale, ma anche dal punto di vista del personale – ha precisato -: Ognuna di queste Centrali Operative ha il personale necessario per garantire la propria attività di coordinamento. Stiamo lavorando per garantire una sanità più vicina ai cittadini e capace di rispondere alla fragilità e alla cronicità della popolazione anziana. Questo nuovo modello organizzativo, che utilizza le tecnologie più all’avanguardia per supportare la gestione e il coordinamento dei diversi servizi, contribuisce ad alleviare la pressione sulle strutture ospedaliere e a ridurre i ricoveri inappropriati, mettendo in rete professionisti e servizi in una logica di ottimizzazione. Dopo aver attuato una coraggiosa ed epocale riforma per la riorganizzazione del Sistema Sanitario Regionale e definito le strategie nel Piano Socio Sanitario Regionale, stiamo ora concretamente realizzando la medicina di prossimità. Stiamo iniziando a vedere i frutti di una sanità che sta cambiando radicalmente volto e dal 2026, grazie agli investimenti fatti da questa Giunta per la formazione degli specialisti, avremo finalmente anche i medici che prima mancavano per la mancata programmazione passata del turnover”.

Ulteriori 1.066.071,88 euro di risorse del PNRR finanziano un sistema informativo per l’interconnessione dei COT con gli altri servizi sanitari. Figure chiave di questo nuovo modello organizzativo che intercetta i bisogni di cura e assistenza dei cittadini sono il Direttore distrettuale e il Coordinatore infermieristico, insieme al personale infermieristico (da 3 a 5 unità) e al personale di supporto amministrativo (1-2 unità).

The COTs activated: by the AST of Ancona two in the capital in via Cristoforo Colombo 106, one in Jesi in via dei Colli 52, one in Senigallia in via Campo Boario 4 and one in Fabriano in via Marconi 9; by the AST of Pesaro Urbino in Pesaro in via Vatielli 5, in Fano in via Quattro Novembre 63 and in Urbino in viale Comandino 21; at the AST of Macerata in Macerata in largo Belvedere Sanzio, San Severino Marche in via del Glorioso 8 and Civitanova Marche in via Abruzzo; at the AST of Ascoli Piceno the COT is active in Ascoli Piceno in via delle Zeppelle 84 and in San Benedetto del Tronto in via Silvio Pellico 32; at the AST of Fermo there are the COTs of Fermo in via Zeppilli 18 and of Montegranaro in Contrada Santa Maria.

I COT attivi sul territorio utilizzano una piattaforma tecnologica informatica comune dedicata, integrata e interoperabile con le Aziende del Sistema Sanitario Regionale e con i sistemi informativi regionali, con possibilità di consultazione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) 2.0. Sarà inoltre implementata la telemedicina. Al COT accedono i professionisti sanitari, non è previsto alcun accesso o richiesta diretta di attivazione da parte del cittadino.

Il sottosegretario Salvi ha sottolineato come “queste strutture siano la vera innovazione nella gestione del paziente: una cabina di regia che guida il percorso di cura ospedale-territorio. Queste strutture agevoleranno la dimissione dagli ospedali per acuti trovando un inserimento assistenziale appropriato. Un altro passaggio fondamentale sarà il potenziamento dell’assistenza domiciliare”.

 
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