Debutta in città la prima auto medica Il Tirreno – .

Debutta in città la prima auto medica Il Tirreno – .
Debutta in città la prima auto medica Il Tirreno – .

LIVORNO. Dopo mesi di lavoro e riunioni, anche a Livorno debutta il “nuovo 118”. Una rivoluzione rispetto a come abbiamo conosciuto finora il servizio, che sarà pienamente operativo nei prossimi mesi. Intanto si parte con un’auto medica, che avrà base in ospedale, con a bordo un medico e l’infermiere dell’ASL, quest’ultimo anche autista. Un mezzo agile, che permetterà di liberare più rapidamente gli operatori sanitari nel caso in cui il paziente possa essere trasportato al pronto soccorso dai volontari, consentendo all’auto di intervenire altrove. Auto che presto diventeranno due: per il momento, il secondo medico che copre i turni 24 ore su 24 resterà sulle ambulanze: a luglio su quelle della SVS, ad agosto con la Misericordia di via Verdi.

La riforma

La riforma, in continuità con quanto già previsto, conferma la presenza di un’ambulanza con infermiere per 12 ore al giorno (in alternanza con le Misericordie di Antignano e Montenero) nella zona sud della città, oltre a quattro mezzi di soccorso “Bravo”, con a bordo solo volontari, retribuiti dall’ASL. Si sposteranno in città per 24 ore al giorno (tre) e per 17 (l’ultimo, nella zona sud), di stanza nelle sedi delle varie associazioni, anche se circa due copriranno la zona centrale, una quella nord e la quarta (quella delle 17 ore) quella sud. Impegnate a garantire il servizio SVS (San Giovanni e Ardenza), Misericordie e Croce Rossa. Non si tratta però di una novità impattante come quella dell’auto medica: a Livorno, in realtà, le associazioni anche senza il contributo dell’azienda sanitaria sono riuscite (e riescono) a garantire un buon numero di mezzi di soccorso, in particolare gli Svs, grazie alla generosità e alla grande voglia di fare dei tanti ragazzi che, ogni giorno, si mettono a disposizione degli altri senza chiedere nulla in cambio, a proprio rischio e pericolo visto che ultimamente, alcuni di loro sono stati addirittura aggrediti da pazienti violenti o coinvolti in risse. Ora, in ogni caso, è istituzionalizzata la presenza di quattro ambulanze fisse, che si aggiungeranno alle altre “formate” autonomamente dalle associazioni.

Collezionismo migliorato

Si registra invece un significativo potenziamento a Collesalvetti, zona che dallo scorso anno ha dovuto fare a meno del medico in servizio sull’ambulanza della Pubblica Assistenza di via Roma per 12 ore al giorno, sostituito dall’infermiere (un tempo, il medico per mezza giornata, era presente anche nella zona sud di Livorno). ndr). Quest’ultima, infatti, dal 1° luglio è operativa 24 ore su 24. Una seconda ambulanza “Bravo” è stata istituzionalizzata per mezza giornata presso la Misericordia di Vicarello, con soli volontari. Coprirà la stessa area, garantendo un’assistenza sanitaria più capillare nel comune al confine tra le province di Livorno e Pisa. In vista dell’estate, però, l’ASL Toscana nord ovest ha dislocato altri quattro infermieri in provincia: il primo 24 ore su 24 a Capraia (l’approfondimento è in basso), un secondo su ambulanza a Castagneto Carducci e gli ultimi due all’isola d’Elba, che opereranno insieme al medico dell’auto medica di Portoferraio. Nei weekend, così come per tutto agosto, la reperibilità dei tre infermieri aggiuntivi salirà a 24 ore, incrementando ulteriormente la capacità di soccorso in previsione del maggiore afflusso turistico sulla costa.

Il regista parla

“Si tratta della prima fase della riorganizzazione – spiega il direttore del 118 Pisa-Livorno, Nicola Bertocci – perché la successiva, in città, riguarderà l’introduzione della seconda auto medica. In questo modo, anche a Collesalvetti, avremo equipaggi in grado di garantire sempre qualsiasi emergenza, anche con attrezzature all’avanguardia. Il vantaggio dell’auto medica, oltre alla velocità, è che dopo la stabilizzazione del paziente, se non è gravissimo, può essere trasportato dalla “Bravo” con i soccorritori di livello avanzato, liberando così i sanitari. È una svolta perché porta a Livorno quell’organizzazione che è prevista dalla delibera regionale e quindi la allinea alle altre realtà toscane, con un aumento del personale sanitario e un incremento della qualità degli interventi di soccorso”.

Prossimi passi

Ci sono ancora ambulanze “medicalizzate” a Cecina, Rosignano, Venturina e Piombino. Il prossimo passo della riforma sarà adeguare questi territori al resto della Toscana, come già accaduto con l’Elba e ora con Livorno. Un sistema che ormai è destinato a essere il futuro ovunque nella nostra regione. Graduale, la parola d’ordine, per consentire ai cittadini e soprattutto ai lavoratori di abituarsi e migliorare. Ma la strada è questa: auto mediche veloci e flessibilità per valorizzare al meglio conoscenze e competenze di medici e infermieri del 118.

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