PRATO. Campione assoluto delle preferenze, campione dei rimborsi, dei soldi versati dal Comune al suo datore di lavoro. Il doppio primato spetta a Claudio Belgiorno, 38 anni, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, confermato alle amministrative dell’8 e 9 giugno scorsi con una valanga di consensi.
Ma se il record delle preferenze (1.879) era emerso subito dopo lo spoglio dei voti, pochi sapevano che Belgiorno deteneva un altro primato, quello dei rimborsi pubblici all’azienda di cui era dipendente per assenze dal lavoro giustificate dai suoi impegni istituzionali: la partecipazione alle commissioni e alle riunioni del gruppo. Se ne è occupato domenica 30 giugno il Fatto Quotidiano in un articolo di Thomas Mackinson denso di cifre che il diretto interessato non smentisce, anche se le spiega e vorrebbe che fossero inserite nel giusto contesto.
Si scopre che da gennaio 2021 a marzo 2022, in soli 15 mesi, il Comune ha erogato rimborsi per 34.764 euro a “Mi piace eventi srl”, società che organizza eventi e ha un solo dipendente: Belgiorno. Nello stesso periodo, secondo quanto accertato da “Il Fatto” e che Belgiorno non smentisce, la stessa società ha avuto ricavi molto inferiori, fino a 13.000 euro, anzi con una perdita di 25.000 euro nel 2021. Rimborsi per altri 2.009 euro sono stati richiesti nei confronti di Belgiorno anche nel 2021 da Nwg.
I circa 36mila euro di rimborsi (più del doppio dei 15mila euro di “gettoni” incassati da Belgiorno nei suoi cinque anni in consiglio comunale) sono giustificati da 810 ore di assenza dal lavoro per impegni istituzionali, con un costo orario (secondo le dichiarazioni depositate in Comune) di 49 euro.
Dagli atti del Comune risulta che nel 2021 il datore di lavoro dell’assessore Belgiorno ha chiesto rimborsi per 29.670 euro (a Mi piace eventi e Nwg), cifra di gran lunga superiore a quella richiesta dagli altri assessori e consiglieri che hanno un contratto di lavoro: 7.214 per l’assessore Maurizio Calussi (Quest Global); 6.051 per l’assessore Silvia La Vita (Astrea); 95 euro per l’assessore Silvia Norcia (coop Pane e Rose); 3.446 per l’assessore Luca Vannucci (Cap); 2.551 per l’assessore Elena Bartolozzi (Anpass); 2.617 per l’assessore Cristina Sanzò (Alia).
Anche nel 2022 il datore di lavoro dell’assessore Belgiorno ha chiesto rimborsi più alti degli altri: 7.104 euro. Il presidente del consiglio comunale Gabriele Alberti ne ha chiesti 4.490; l’assessore Calussi 2.514; l’assessore La Vita 3.527.
Secondo Belgiorno si è trattato di un attacco partigiano, forse ispirato dai suoi avversari politici.
“Queste cifre – prova a spiegare – si riferiscono a 15 mesi del mio mandato in consiglio comunale durato 5 anni. Se facessimo i conti su tutto il periodo, verrebbero fuori numeri diversi. Io ero tra i più presenti, è normale che mi dovessero fare dei rimborsi. La società “Mi piace eventi” è attiva. È nata nel 2020, non il giorno in cui sono stato assunto, e ora ha un altro dipendente, io me ne sono andato a febbraio 2022. Se avessi voluto trarre profitto da questa situazione sarei rimasto. Non faccio politica. D’altro canto mi chiedo: se uno ha uno stipendio alto non può fare il consigliere comunale perché poi il Comune deve fare troppi rimborsi? Tra l’altro non ero certo nelle prime posizioni delle classifiche dei redditi”.
La sede di “Mi piace eventi” è a San Giusto in via della Rimembranza, nell’ex Teatro Frassati, uno spazio polifunzionale gestito dall’associazione di promozione sociale “Accademia di San Giusto”. Negli ultimi tempi, più che per gli eventi di intrattenimento, si è fatto notare soprattutto per la “Pasta tricolore”, una campagna di raccolta alimentare per le famiglie bisognose.
Da lì è partita la campagna elettorale (fatta di volantinaggio e presenza costante sui social) che ha fatto volare Belgiorno in cima alla classifica delle preferenze: 1.879 è un record assoluto per Prato ed è ancora più impressionante perché ottenuto in una lista che ha preso la metà delle preferenze andate ai candidati della lista del Partito Democratico.
