piccole trasformazioni in corso! – .

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QUISSI in tour: piccole trasformazioni in corso!

Da marzo 2024 le educatrici si incontrano, osservano il “fuori” e condividono pensieri e proposte rivolte agli orti di 4 Scuole dell’Infanzia presenti nei territori partner del progetto “C’era una volta”.

Il percorso formativo, denominato “QUISSI in tournèe” e curato dall’associazione culturale Les Friches di Macerata, coinvolge educatori e coordinatori pedagogici di vari asili nido appartenenti a due cooperative sociali partner del progetto “C’era una volta”, selezionate da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile: Labirinto di Pesaro, capofila del progetto, e Cooss Marche di Ancona.

In totale ci sono circa quaranta persone, provenienti da sei asili nidoche da marzo 2024 partecipano al ciclo di incontri dedicati al “fuori” con l’obiettivo di osservare con una prospettiva diversa lo spazio outdoor di quattro strutture campione nella fascia d’età 0-3 anni: “Piccola Oasi” a Jesi, “Tingolo” a Castelbellino, “Nuvole di cotone” a Pesaro e “Nido dei Paperi” a Cartoceto.

Con grande curiosità i partecipanti hanno aderito alla formazione che è giunta alla sua terza fase e si avvia a concludersi con l’ultima fase dedicata alla sperimentazione.

L’osservazione dei giardini ha evidenziato potenziali e criticità dello stesso e ha sottolineato la necessità di dare ai bambini la possibilità di esplorare e giocare in modo autonomo e sicuro in un ambiente prezioso per la loro crescita: l’aria aperta.

Quando si progetta una struttura didattica, lo spazio esterno non viene quasi mai pensato come spazio didattico: a volte è troppo piccolo e a volte troppo grande, il passaggio tra interno ed esterno non è sempre semplice e diretto, le strutture ludiche presenti sono spesso simili a quelle dei parchi urbani, l’ombra è la grande assente. Nonostante tutto, nel tempo, i giardini si trasformano e prendono vita grazie alla professionalità e alla volontà degli educatori, alla spontaneità dei bambini e al coinvolgimento delle famiglie. Ciò che emerge è l’esigenza di processi partecipativi dove bambini e adulti vengono ascoltati e coinvolti nella definizione degli spazi di apprendimento interni ed esterni, mettendo in pratica stretto rapporto tra pedagogia e architettura e creando una comunità educativa sempre più sensibile e attiva.

Dopo una mappatura iniziale di quanto osservato dai partecipanti, integrato con i loro racconti sulla libera fruizione degli spazi esterni da parte dei bambini, si è passati all’elaborazione delle potenzialità e degli spunti per trasformare o trovare possibili soluzioni ad alcuni elementi ritenuti prioritari. Le “linee guida” del percorso creativo, nella fase di progettazione e scelta dei materiali, sono state principalmente quelle di rispettare le caratteristiche del giardino cercando di dare nuova vita a spazi o strutture con un aspetto nuovo e curioso, utilizzando un approccio esperienziale e scegliendo soluzioni semplici, utilizzando materiali da recuperare o già disponibili nei Vivai.

Ecco come: una staccionata si trasforma in una superficie tattile e sonora da cui sbirciare; una panca ingombrante si scompone e con l’aggiunta di qualche tavola inclinata diventa una struttura su cui salire e scendere; un vecchio gazebo in metallo diventa uno spazio esperienziale in continua trasformazione; una panca, non a misura di bambino, si arricchisce di scarti di legno e si converte in una sorta di piano ludico per la manipolazione dei materiali e la motricità fine.

Etichette: Io peso

 
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