BRINDISI – A pochi giorni dall’accoglimento da parte del Tar del Lazio del ricorso dell’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico Meridionale sulla distanza che dovrebbe intercorrere tra i binari in arrivo alla banchina Costa Morena Est e il deposito Edison LNG di Brindisi, il Consorzio Asi comunica di aver predisposto il ricorso al Consiglio di Stato. I giudici della terza sezione (presidente Giuseppe Sapone, relatore Marco Savi) – note le motivazioni dallo scorso 21 giugno – nell’udienza di merito del 19 giugno 2024 hanno respinto alcune eccezioni presentate dal Consorzio (leggi l’articolo).
Potrebbero volerci circa dieci giorni prima che il ricorso venga notificato. È importante sottolineare che l’organismo guidato dal presidente Vittorio Rina non è contrario al progetto in sé, sul deposito costiero Edison, ma si concentra su una questione: quella dei binari. L’ASI ha infatti chiesto il rispetto di una distanza minima di almeno 30 metri, in base al DPR numero 753 del 1980. Il progetto attuale prevede invece una distanza di cinque metri. È stato autorizzato con decreto interministeriale del 22 agosto 2022.
La lettura delle 29 pagine di motivazione non ha convinto il Consorzio Asi di Brindisi, su alcuni aspetti. I giudici laziali hanno ritenuto che nemmeno il decreto di autorizzazione interministeriale potesse attribuire giurisdizione al Consorzio Asi, per evitare “un potere inibitorio”. Il Consorzio Asi la pensa diversamente: il decreto interministeriale, agli articoli 2 e 3, parla di requisiti degli enti interessati al progetto. E il Consorzio Asi ha partecipato alla relativa conferenza di servizi. Quindi, secondo il decreto, dovrebbe verificare il rispetto dei requisiti. È proprio il caso della distanza dai binari.
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