dal campionamento Goletta Verde quasi il 50% è fuori dai limiti di legge – Babboleo – .

dal campionamento Goletta Verde quasi il 50% è fuori dai limiti di legge – Babboleo – .
dal campionamento Goletta Verde quasi il 50% è fuori dai limiti di legge – Babboleo – .

I dati sono critici: quasi il 50% dei campioni raccolti lungo la costa ligure sono risultati fuori dai limiti di leggeEcco quanto emerso dall’ raccolta dati di monitoraggio da parte di Goletta Verde di Legambiente, nel corso della storica campagna estiva di Legambiente giunta ormai alla 38a edizione. Dei 23 punti campionati lungo le coste di Imperia, Savona, Genova e La Spezia, 11 sono risultati inquinati o fortemente inquinati.

10 campioni sono stati prelevati da foci e canali fluviali, i restanti 13 sono stati prelevati dal mare. Dalle analisi microbiologiche effettuate dai laboratori, 6 sono stati considerati inquinati e 5 sono stati considerati fortemente inquinati, come stabilito da Legambiente per i campioni che superano di oltre il doppio i limiti imposti dalla legge.

“I dati sono abbastanza simili nel corso degli anni, e questo purtroppo è un’indicazione che molti problemi non vengono risolti – dichiara Stefano Bigliazzi, President of Legambiente Liguria. La maggior parte dei luoghi inquinati sono alle foci dei fiumi, ed è noto che in Liguria abbiamo pochissime spiagge libere: tutte le foci dei fiumi sono comprese in queste. Questo dovrebbe farci riflettere sul fatto che la situazione è ancora peggiore di quanto pensiamo dal punto di vista delle spiagge libere balneabili. In tutti i luoghi in cui troviamo un dato di inquinamento, contattiamo le amministrazioni che solitamente sono molto interessate alle nostre segnalazioni, perché non sono finalizzate a creare polemiche ma a trovare una causa e risolvere il problema. Dal punto di vista del numero di spiagge libere, la Liguria è la peggiore in assoluto rispetto alle altre regioni, quella che in percentuale di spiagge disponibili ha meno spiagge libere in tutta Italia. Considerato che le criticità si riscontrano alle foci dei fiumi, e che sono tutte spiagge libere, la situazione è la peggiore in Italia.”

Le analisi condotte da Goletta Verde mirano ad individuare criticità dovute alla scarsa o assente depurazione delle acque reflue in punti specifici, quali estuari, canali e corsi d’acqua, e ai principali veicoli con cui questo tipo di inquinamento giunge al mare. In provincia di Imperia, dei 6 punti di campionamento, è risultato fortemente inquinato il campione prelevato alla foce del torrente Santa Caterina, nel comune di Santo Stefano al Mare, così come quelli prelevati a Ventimiglia alla foce del fiume Roja e a Sanremo la spiaggia prospiciente il torrente San Romolo. Spostandoci verso Savona, dei 5 punti di campionamento effettuati in provincia, sono risultate fortemente inquinate la foce del fiume Centa ad Albenga e quella alla foce del fiume Pora a Finale Ligure. Nella città di Genova sono stati effettuati 6 campioni, di cui contaminato quello prelevato alla foce del torrente Nervi, e fortemente inquinati i punti a mare in prossimità del Rio San Siro a Santa Margherita Ligure e alla foce del torrente Entella, a Lavagna. Per quanto riguarda gli ultimi 6 punti di campionamento, campionati nelle acque della Spezia e della provincia, è risultato fortemente inquinato il campione prelevato nel canale che passa sotto Piazza Garibaldi a Monterosso a Mare, che sfocia in mare. Il campione prelevato in mare, nei pressi dello scarico sottostante il belvedere di Manarola, Riomaggiore, è risultato inquinato.

Legambiente denuncia anche la situazione delle spiagge, piene di rifiuti come plastica e mozziconi di sigaretta. The spokesperson of Goletta Verde, Federica Barbera, explains that: “Ogni 100 metri troviamo rifiuti sulle spiagge, e la maggior parte dei rifiuti sono plastica monouso o mozziconi di sigaretta. Faremo un esperimento con un robot che andrà a raccogliere i mozziconi di sigaretta. Per quanto riguarda la plastica monouso, è uno dei tipi di rifiuti che si trovano di più sulle nostre coste, e anche in questo caso dobbiamo lavorare a monte per garantire che questi rifiuti vengano gettati nel modo corretto. Tuttavia, abbiamo riscontrato una maggiore sensibilità generale in tutte le regioni.”

A questo proposito, un progetto denominato VERO (Vacuum-cleaner fitted robot), progettato dall’IIT: un robot, dotato di telecamere, computer e aspirapolvere, costruito per rilevare e raccogliere i mozziconi di sigaretta gettati a terra. “Questo progetto dimostra come l’intelligenza artificiale e la robotica possano aiutare nella cura e nella protezione dell’ambiente. – afferma Claudio Semini dell’Istituto Italiano di Tecnologia Grazie alle due telecamere frontali, riesce a vedere i mozziconi di sigaretta a terra anche su terreni sconnessi, sulle spiagge o dove la strada non consente la circolazione dei veicoli, come nei piccoli creuzes. I mozziconi di sigaretta sono molto dannosi per il mare e l’ambiente, essendo pieni di sostanze nocive. Abbiamo già effettuato i primi test nei parchi e sulle spiagge”.

 
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