Come ottenere un prato fiorito – .

Come ottenere un prato fiorito – .
Come ottenere un prato fiorito – .

Ho rimandato per settimane, ma ora è finalmente arrivato il momento di raccontarvi del prato fiorito. Non potevo farlo prima, semplicemente perché quest’anno il meteo è stato così instabile che ho perso il ritmo e anche il controllo (forse è una buona cosa?) del mio Happy Garden.

Da qualche tempo ho dedicato una piccola zona delle terrazze più soleggiate e assetate alla coltivazione dei fiori annuali, quelli belli da vedere (a terra ma anche nei rustici bouquet che preparo per la tavola), facili da coltivare (a prova di prima semina, ve lo assicuro!) e spesso buoni da mangiare (sì, lo ammetto, mangiare i fiori sta diventando un’ossessione).

Questo pezzo di paesaggio arcobaleno comprende decine di specie e varietà diverse, con alcune che predominano sulle altre a seconda dell’anno e delle condizioni climatiche. Assume tonalità degne della gamma di colori Pantone; si eleva con altezze e densità variabili in base al portamento di ogni singola pianta… ma soprattutto è un luogo di grande biodiversità, sia animale che vegetale.

Specifico entrambi – animale e vegetale – perché se si vuole avere un giardino (o anche solo un vaso sul davanzale) in piena armonia con la natura non si può che considerarli come un unicum. Senza alcune piante non arriverebbe un certo tipo di fauna selvatica, ma senza quest’ultima gran parte della diversità e della ricchezza vegetale sarebbe a rischio. Il sistema funziona se è completo e condiviso.

Prato fiorito: capiamolo insieme

Panoramica del prato fiorito, colorato e incolto e della vista sul mare.

Ma cosa significa coltivare un prato fiorito che favorisca e attragga la biodiversità? Perché sembra ovvio, ma non lo è, almeno non per tutti. Coltivare un prato fiorito significa imparare l’arte di saper attendere, abituando gradualmente lo sguardo a godere della bellezza un po’ spettinata e morbida della natura. Significa rinunciare allo sfalcio per consentire non solo la fioritura completa, ma anche l’essiccazione naturale dei semi sulla pianta, a garanzia delle generazioni future.

Prato fiorito con diverse altezze degli steli che possono creare bordure in inglese.

Significa anche accogliere le erbe spontanee che si infiltreranno nelle nostre coltivazioni, cercando di decifrarne la bellezza fatta di forza, resilienza, adattabilità. Ma anche non bombardare (leggi: trattare con prodotti non naturali) le piante per avere fiori più grandi, più vistosi, più performanti. Perché così facendo, forse la nostra vista sarà appagata, ma non il nostro udito, che cercherà invano quel ronzio di impollinatori sfuggiti al veleno, se non morti per questo. Coltivare un prato fiorito significa soprattutto rinunciare ad avere, ma anche imparare a (ri)connettersi con la natura.

Mix di super resistenti e colorati. Zinnia, Fiordaliso, Calendula.

Ho stuzzicato la vostra curiosità? Allora seguitemi nel prossimo capitolo per capire come fare. Anche in città. Anche in terrazza. Anche su un balcone o un davanzale. Perché si può seminare ovunque.

Prato fiorito: come farlo in terra ma anche in vaso

Un prato fiorito in un vaso

Parola d’ordine: seminare. Provate ovunque, in qualsiasi situazione e stagione. Farete molti errori ma prima o poi troverete il “vostro” seme, quello che avete fatto germogliare. Ci sono piante che vivono bene in terreni umidi e paludosi. Altre che fioriscono solo in condizioni di siccità, incastrate tra muretti a secco. Altre ancora nel fresco della primavera, altre ancora quando la neve si scioglie o sotto il sole cocente dell’estate mediterranea. Il primo consiglio è quindi quello di scegliere un mix di specie adatto al vostro territorio e al periodo dell’anno, così non rimarrete delusi.

Un mazzo di fiori dal prato.

Prima di seminare, prepara il terreno zappando la superficie (non troppo in profondità per non disturbare la fauna che vive sottoterra). Poi procedi secondo il tuo gusto: vuoi un mix disordinato che imiti la natura? Mescola i semi delle specie che hai scelto e spargili.

Misto di razza country, di ritorno da una passeggiata.

Vuoi provare a dare un ordine di colori, altezze, fioriture? Poi pianifica come procedere, magari aiutandoti con un disegno approssimativo o ricalcando direttamente sul terreno.

Per un prato fiorito più morbido e romantico puoi anche scegliere solo specie dai colori pastello

Se sei alle prime armi e/o hai poco spazio, ti consiglio di seminare in vasi piccoli. In questo modo controllerai meglio la germinazione e poi potrai trapiantare in piena terra o in contenitori più grandi una volta che le piantine avranno radicato bene, evitando i “buchi”.

Il seme ha bisogno di cure e gentilezza

Rigogliosa, resistente e ricca di biodiversità.

Ricordatevi che il seme che germina è un essere vivente molto fragile, perché sta passando da una fase dormiente a una attiva/vegetativa. Quindi stategli vicino, osservatelo, aiutatelo nelle sue necessità, soprattutto irrigandolo. Insomma, coccolatelo come fareste con qualsiasi animale o pianta appena nata. Terra piena o vaso? Come sempre, dipende. Ecco i pro e i contro. Nella terra, una volta radicati, faranno tutto o quasi tutto da soli e si risemineranno anche per l’anno successivo. Tuttavia, è più difficile controllare l’aspetto finale dell’insieme, quindi è necessario avere una buona conoscenza del periodo di sviluppo e fioritura e della vita di ogni singola specie nel mix.

Miscela di cosmos insieme a fiordalisi blu.

Al contrario, realizzare un orto in vaso (sapete cos’è? Se non lo ricordate, cliccate qui) richiede più assistenza, almeno per l’irrigazione, ma consente di piantare molti vasi monospecie e poi creare il mix perfetto componendoli insieme, eventualmente sostituendo le fioriture precoci con quelle stagionali.

Pillola verde: stile cottage inglese, stile mediterraneo

La bellezza romantica e ricca di biodiversità di un prato fiorito.

Per avere bordure sempre fiorite, che ricordino per stile ed esuberanza quelle inglesi, seminate specie diverse ma con esigenze simili, in modo da poterle mischiare tra loro, creando quell’effetto finto-spettinato e romantico dei giardini inglesi.

Miscela di cosmos insieme a fiordalisi blu.

Utilizzando piante annuali con fioritura scaglionata, è possibile ottenere corolle multicolori dalla tarda primavera all’inizio dell’autunno (più o meno un mese, a seconda di dove ci si trova).

Curiosità 1: un fiore nel piatto

Con alcune erbe del prato fiorito preparo un’insalata di fiori e foglie.

Molti dei fiori annuali facili, belli e allegri di cui vi ho parlato sono anche commestibili in una o più parti della pianta (corolle, semi, foglie, frutti, steli). Se volete provare la calendula, la borragine, il nasturzio, il tarassaco, la margherita, il finocchio, la rucola, il fiordaliso, la nigella, il girasole, la malva (…) ricordatevi di usare fertilizzanti naturali (o meglio ancora, un terriccio ricco di sostanza organica, così da evitare qualsiasi trattamento che non sia una semplice irrigazione).

Curiosità 2: Swingers per passione

Alcune delle specie presenti nel mio prato fiorito.

Se siete interessati al mondo dei semi e allo scambio di conoscenze, vi consiglio di scoprire se ci sono eventi a tema nella vostra zona. Ogni anno, a fine gennaio, vado al Mandillo dei Semi nell’entroterra ligure e torno con un cesto pieno di tanti semi, talee, marze e storie di vita da raccontare.

Esistono anche gruppi dedicati su Facebook, grazie ai quali le persone possono inviarsi reciprocamente le specie desiderate, scambiandole o addirittura regalandole, pagando solo la spedizione. Infine, consiglierei l’associazione A.Di.PA (https://www.adipa.it), presente su tutto il territorio nazionale, con sedi ed eventi ad hoc in tutte le regioni. Se vi capita di vivere in Liguria siete ancora più fortunati: Anna Maria Vitali, la presidente di zona, è molto appassionata e organizza con il marito molti momenti di informazione e confronto.

 
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