Crisi negli uffici giudiziari, gli avvocati chiedono misure urgenti – .

Crisi negli uffici giudiziari, gli avvocati chiedono misure urgenti – .
Crisi negli uffici giudiziari, gli avvocati chiedono misure urgenti – .

Carenza di personale e mancata digitalizzazione degli uffici giudiziari di Bergamo: sono questi gli elementi chiave del documento sottoscritto dalle associazioni forensi bergamasche, rivolto alle istituzioni giudiziarie e politiche locali e nazionali, riunite per la prima volta in sala comune.

Una crisi che dura ormai da tempo e per la quale ora si cerca una soluzione immediata, soprattutto dopo che l’Unep (‘Ufficio notifiche esecuzioni e proteste’) ha avanzato l’idea di sospendere l’attività a partire da luglio. Le richieste sono precise: un tavolo di lavoro e misure urgenti, per evitare la paralisi dei servizi.

Gravi interruzioni e soluzioni

Nel lungo documento, le associazioni lamentano che la carenza di personale e la mancata digitalizzazione stanno causando gravi disservizi: gli uffici della giustizia non riescono più a far fronte alle richieste degli avvocati, che non riescono più a svolgere efficacemente il loro lavoro; ma anche disagi per la professione forense e difficoltà di accesso ai servizi pubblici, a causa degli orari di apertura ridotti.

Oltre ai ritardi nell’evasione delle richieste da parte dell’Unep, che – per carenza di personale – rischia di sospendere la propria attività da luglio. Già l’11 aprile la Camera penale di Bergamo “Roberto Bruni” aveva dichiarato lo stato di agitazione, a cui avevano aderito anche l’Associazione forense provinciale di Bergamo e Aiaf Lombarda Milena Pini, chiedendo l’istituzione di un tavolo di lavoro per affrontare la situazione.

Dov’è il tavolo da lavoro?

Tavolo che, nonostante un incontro preliminare con il Presidente del Tribunale, non è stato ancora costituito. Da qui la nuova richiesta, da parte delle associazioni forensi bergamasche, di una sua stabile istituzione.

Per evitare la paralisi dell’Unep a luglio, si chiede invece l’adozione di misure urgenti volte a limitarne il carico di lavoro: utilizzo della notifica manuale dei sequestri, attivazione del portale telematico per consentire agli avvocati di inviare le richieste di notifica e attivazione della possibilità per gli ufficiali giudiziari di effettuare le notifiche tramite PEC.

Altre richieste avanzate riguardano, dal punto di vista degli avvocati, l’apertura delle cancellerie per tutti i giorni della settimana, il ritorno all’organizzazione pre-Covid e l’introduzione di un sistema di prenotazione online, nonché la digitalizzazione dei fascicoli della Procura e anche della sezione relativa al Gip-Gup. Con un ultimatum: 10 luglio.

 
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