Miranda Bocci
NewTuscia – VITERBO – Domani, 3 luglio, Rosella Lisoni, presidente dell’associazione La Torre di Tuscia, parlerà con la celebre scrittrice Dacia Marini del suo ultimo libro “Vita mia” edito da Rizzoli. I suoi ricordi in un campo di concentramento giapponese nel 1943, dove fu rinchiusa con la famiglia.
Un libro intimo, poetico, dolce e duro come la vita che conduce all’Inferno e riporta alla luce. Un libro che mostra l’immenso amore e il profondo rispetto per i suoi genitori, il suo faro, la sua guida nel cammino della vita.
Un libro che trasforma una storia personale in un affresco della storia mondiale e degli orrori della guerra visti attraverso gli occhi di una bambina di 7 anni.
Storie strazianti, drammatiche, strazianti che non lasciano mai spazio alla disperazione, ma anzi mantengono sempre viva la speranza.
«La musica e la poesia hanno la capacità di assottigliare la realtà dei suoi dolori», afferma lo scrittore.
Lo stile fluido ed elegante rende il libro quasi un romanzo, che dal pathos iniziale si dissolve in un elogio della cultura, della lettura, della conoscenza che permette di aprire la mente e abbattere confini.
Dacia Maraini, anche in questa narrazione della sua vita privata, utilizza un linguaggio avvincente e fluido, che cattura il lettore fino a scoprire un finale pieno di speranza.
