Foggia aderisce alla Stazione Unica Appaltante della Provincia – .

Foggia aderisce alla Stazione Unica Appaltante della Provincia – .
Foggia aderisce alla Stazione Unica Appaltante della Provincia – .

Il sindaco Maria Aida Episcopo commenta l’approvazione in Consiglio comunale del punto all’ordine del giorno relativo all’adesione del Comune di Foggia alla Stazione unica appaltante dell’amministrazione provinciale, deliberata con 22 voti favorevoli della maggioranza, otto astenuti e un contrario (Nunzio Angiola) tra i banchi dell’opposizione.

“L’adesione alla Stazione Unica Appaltante, unitamente all’esternalizzazione dei concorsi da bandire per sopperire alle gravi carenze della struttura organizzativa e alla sottoscrizione della Carta dell’Avviso Pubblico, hanno rappresentato un impegno imprescindibile assunto di fronte ai cittadini e all’opinione pubblica in campagna elettorale, fortemente indicativo della nostra volontà di proseguire sulla strada della legalità, della trasparenza e della normalità dopo il drammatico scioglimento della precedente amministrazione” ha affermato il sindaco, che ha evidenziato come l’attuale dotazione organica dell’ente, dal punto di vista numerico e non qualitativo, “non offre infatti le garanzie necessarie in un ambito così delicato come quello degli appalti pubblici, e la scelta di ricorrere ad una struttura locale come quella dell’Amministrazione provinciale costituisce un’ulteriore garanzia per la collettività di un’attenzione ancora maggiore rispetto ad ogni possibile tentativo di condizionare le gare e di far prevalere gli interessi personali su quelli collettivi”

Il vescovo ha però sottolineato che non si tratta di un ‘matrimonio sine die’. Infatti, spiega, “è previsto il recesso automatico in qualsiasi momento senza alcun costo aggiuntivo e la nostra vigilanza sul rispetto dei tempi e delle modalità sarà costante e attenta, con l’auspicio che la situazione interna al Comune possa presto cambiare e consentire il ritorno alla piena autonomia nel settore degli appalti pubblici”.

Per il sindaco è stato fatto un passo importante e atteso: “Proseguiremo con una regolamentazione precisa anche degli appalti di lavori e servizi di pertinenza dell’ente anche se sotto la soglia prevista fino a 500 mila euro per i lavori e 221 mila euro per i servizi. Giovedì prossimo 4 luglio sarò a Roma all’Anac con il segretario generale Mignozzi come responsabile della Prevenzione, Trasparenza e Anticorruzione, per firmare un’intesa volta a rafforzare le procedure di contrasto alla corruzione nella pubblica amministrazione”.

“Non si torna indietro, Foggia non lo merita e non lo tollererebbe. E confido nella collaborazione delle forze di opposizione in Consiglio comunale – che oggi si sono astenute o hanno abbandonato l’aula – perché su questo tema non possiamo essere divisi. Ringrazio tutte le forze progressiste per la coerenza e l’unità dimostrate in aula”.

Per il gruppo consiliare Fratelli d’Italia l’approvazione odierna costituirebbe un atto di natura propagandistica.Uno strumento che condividiamo nel metodo ma non nel merito” è scritto nel comunicato stampa. “Innanzitutto, nessuna trasparenza e garanzia di impermeabilità, perché le commissioni di gara saranno composte o da un trio di commissari, di cui due del Comune di Foggia, o addirittura da una commissione composta da un solo componente (nei casi di procedure con il criterio del prezzo più basso) che “da solo” potrà decidere le sorti dell’appalto! Deleghiamo ad altri ma decidiamo sempre noi. Alla faccia della trasparenza! Commissari che dovranno essere pagati con i soldi dei cittadini di Foggia in base a una percentuale dell’importo dell’appalto stesso”.

I meloniani nel Consiglio Comunale insistono: “Inoltre, secondo la delibera, l’Amministrazione si riserva di svolgere le procedure quando lo riterrà opportuno. Per la serie… questo appalto lo vedo, quest’altro mi piace meno e vedi tu. Per non parlare dei ritardi riscontrati alla SUA della Provincia dato che molti comuni limitrofi hanno abbandonato la stessa Stazione Unica per farraginosità burocratica con il risultato di bloccare risorse pubbliche. Risorse che nel caso del Comune di Foggia in particolare i fondi del Pnrr sono già gestiti con estremo ritardo per incapacità politica e non amministrativa altrimenti i fondi per i progetti presentati non sarebbero stati ottenuti. Abbiamo dato collaborazione proponendo di contattare tramite un’indagine conoscitiva un soggetto terzo iscritto nelle liste “di diritto” come Consip, Invitalia, Dipartimento Lavori Pubblici o Prefetture e non a guida politica come la Provincia dove, guarda caso, governa il centrosinistra”.

Per FdI il capogruppo Claudio Amorese aggiunge: “Abbiamo proposto di esternalizzare anche l’assegnazione delle cosiddette gare sotto soglia, dove spesso la corruzione si annida attraverso le assegnazioni dirette. Abbiamo proposto di esternalizzare tutti i membri delle commissioni di gara. Tutte le nostre proposte sono state respinte”.

 
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