Muore un operaio alla Reggia, si ferma la Fiera della Birra ma solo per allerta meteo. Sdegno dei sindacati – .

Muore un operaio alla Reggia, si ferma la Fiera della Birra ma solo per allerta meteo. Sdegno dei sindacati – .
Muore un operaio alla Reggia, si ferma la Fiera della Birra ma solo per allerta meteo. Sdegno dei sindacati – .

Campania Beer Expo si ferma ma solo per allerta meteo. Dopo la morte di un operaio di 49 anni, avvenuta alla Reggia di Caserta a seguito di un evento legato alla manifestazione promossa dalla Regione Campania, Palazzo Santa Lucia ha comunicato di aver deciso di sospendere la manifestazione, in programma anche oggi, “a causa delle avverse condizioni meteo e dell’emanazione di un’allerta meteo gialla da parte della Protezione civile della Campania”, come si legge in una nota.

Ma se la pioggia provvidenzialmente ferma la manifestazione, la morte del lavoratore non placa la rabbia. Alle 17.30 fuori da Palazzo Reale si terrà un picchetto in seguito alla morte del 49enne con i sindacati che chiederanno a gran voce la sospensione della manifestazione in segno di lutto (arrivata poi ma per altri motivi). “Dopo aver ripetutamente percorso i 117 gradini della scalinata ad alte temperature, il lavoratore ha avuto un arresto cardiaco – si legge in una nota diramata dall’Usb Pubblico Impiego della Campania – Nonostante il personale addetto alla sicurezza di Palazzo Reale, ancora sotto choc e stanco, abbia prontamente informato gli organizzatori, questi hanno deciso di proseguire con il programma di attività che prevedeva una degustazione di birra con abbinamento di pietanze”.

“La nostra presenza lì oggi è importante – spiega Armando Cerulli di Potere al Popolo Caserta – Rilanceremo la mobilitazione per introdurre nel nostro sistema penale il reato di omicidio sul lavoro. È una strage che avviene perché i lavoratori non sono tutelati. Se non saranno garantite le condizioni di sicurezza per gli eventi alla Reggia, figuriamoci cosa potrà accadere in altri settori”.

Cgil, Cisl e Uil sottolineano inoltre: “occorre riflettere sulle condizioni di lavoro e sui controlli che devono essere effettuati dagli enti preposti e dalle strutture che commissionano e autorizzano i lavori. In particolare, gli enti pubblici, che a maggior ragione devono garantire la massima sicurezza sia ai lavoratori interni sia a quelli che lavorano per conto di ditte esterne. Le morti sul lavoro non sono mai tragiche fatalità: il caldo intenso di questi giorni, lo stress a cui siamo sottoposti devono farci riflettere se e come siano state messe in atto tutte le precauzioni necessarie per proteggere chi deve lavorare per vivere, anteponendo sempre la tutela al profitto o allo spettacolo. Morti zero sul lavoro non deve restare solo uno slogan ma un impegno costante e un valore concreto per l’intera società. Non possiamo più assistere a tragedie di lavoratori che non riescono a tornare a casa, molto spesso a causa della mancanza di sistemi di sicurezza e di adeguate condizioni di lavoro. Le indagini faranno il loro corso, accertando eventuali responsabilità, ma riteniamo che nel frattempo, di fronte a un lutto e a una tragedia che ha colpito un lavoratore, si debba procedere alla sospensione dell’evento, anteponendo a qualsiasi altra priorità la dignità e il rispetto del lavoratore e dei suoi cari”.

 
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