Il suo nome è circondato da un’aura di rispetto, una sorta di riverenza riservata ai grandi maestri che innovano e insegnano. Nel 2018, Netflix glielo ha addirittura dedicato un episodio della docuserie Chef’s Table Pastry. Il suo Caffè è un luogo di pellegrinaggio per gli amanti della tazza, dei dolci e delle granite. Immerso nella splendida Noto, il Caffè Sicilia è parte integrante del patrimonio gastronomico della città barocca. Lungo Corso Vittorio Emanuele, l’insegna e l’esterno del locale si fondono con i sontuosi edifici in pietra calcarea locale. Quando è chiuso (durante i mesi invernali), passa quasi inosservato, ma d’estate, i tavoli affollati e le code lasciano intendere che dietro il bancone recentemente ristrutturato e le vetrine ricco di cannoli e altre prelibatezzequalcosa accade magico.
Caffè Sicilia and Corrado Assenza, the story
Corrado Assenza è una persona gentile e poco loquace, dice chi lo ha incontrato. Nel suo laboratorio si dedica con precisione a creazione dei grandi classici della pasticceria siciliana: croissant e brioches, monoporzioni di torta Savoia, cassate, pasticciotti, biancomangiare e granito imperdibile (con mandorle, gelsi neri, limone verde o bergamotto). “Non mi piace la parola tradizione – ha spiegato durante un’intervista rilasciata a Slowfood.it – Mi piace parlare di più di classici. Per me sono come opere da restaurare:Cerco di eliminare il superfluo per ripristinare, ove possibile, l’idea originale del primo progettista”.
Il Caffè Siciliano È aperto dal 1892 e Corrado ci lavora da quando ha memoria, fa parte della sua famiglia e, in un certo senso, della sua identità. Inizia con lavori semplici, lavora a fianco dello chef Roberto, che gli permette di sperimentare in laboratorio. A quattordici anni prepara la prima cassata, a diciassette anni parte per Bologna, dove si trasferisce per studiare Agraria. Nella capitale incontra Giorgio Celli, che gli trasmette la passione per l’entomologia e l’apicoltura; e la moglie Nives. La morte dello zio, nel 1985, lo richiama in Sicilia, dove da allora si dedica interamente alla pasticceria. Oggi c’è una sovrapposizione quasi totale tra la sua figura e il luogo, e pare che Caffè Sicilia continuerà a mantenere intatta la tradizione di “a conduzione familiare”mentre suo figlio Federico sta assumendo un ruolo sempre più centrale all’interno della produzione.
Ciò che rende speciale il Caffè Sicilia, senza fronzoli e senza pretese, è la dedizione che Corrado ha per la ricerca e il rispetto delle materie prime. Parla e incoraggia il dibattito con gli agricoltori e gli artigiani del gusto.
Tutti gli ingredienti sono locali, dalla frutta alla ricotta, nelle sue ricette si nota il rifiuto dello zucchero: “Oggi uso lo zucchero solo come dolcificante, senza mai snaturare i sapori – spiega ancora Slowfood.it – Il mio obiettivo è far capire che la tradizione è fatta per commuovere, perché non è garanzia di qualità, ma ci dice solo che qualcosa è stato fatto frequentemente in passato. Io sono per innovazione e ricerca“. Ecco perché, al di là delle serie streaming internazionali, se passate da Noto, fatelo una sosta al Caffè Sicilia è d’obbligoPer assaporare l’arte di Corrado Assenza e i sapori del suo territorio.
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