PERUGIA – Più formazione e migliore coordinamento, un numero unico di pronto intervento e due sale operative provinciali a Perugia e Terni. Sono alcune delle modifiche alla legge regionale numero 1 del 2005 recante “Norme in materia di polizia locale” su cui sta lavorando l’assemblea legislativa, che ha approvato a maggioranza la proposta di modifica in sede di Prima Commissione. La proposta è stata firmata dal presidente della commissione Daniele Nicchi (FdI), insieme a Stefano Pastorelli (Forza Italia), Paola Fioroni, Daniele Carissimi, Eugenio Rondini (Lega), Eleonora Pace (FdI). Prima del via libera definitivo all’atto, i commissari hanno approvato un emendamento, presentato da Nicchi, che raccoglie le indicazioni pervenute nel corso dell’iter del provvedimento. La proposta di legge, infatti, come ricorda una nota dell’assemblea legislativa, è stata oggetto di numerose audizioni e di attenta analisi da parte degli uffici di Palazzo Cesaroni.
La legge mira a promuovere e incentivare l’esercizio congiunto delle funzioni di polizia locale, puntando sulla formazione e l’aggiornamento professionale, “con l’obiettivo di rispondere al meglio alle esigenze manifestate dagli enti locali”. Sono previsti anche corsi di formazione, della durata di tre mesi, corrispondenti al periodo di prova dei nuovi assunti, con un tirocinio da svolgere nelle amministrazioni di appartenenza. Per l’esercizio congiunto delle funzioni di polizia locale, spiega la nota, il testo introduce una anzianità minima di 5 anni. Inoltre, prevede l’istituzione di un numero unico di pronto intervento e l’attivazione di un ponte radio regionale per la polizia locale, avvalendosi delle strutture esistenti. Il provvedimento mira inoltre ad attivare due sale operative provinciali presso le sale operative del comando di polizia locale del Comune di Perugia e di quello di Terni “che forniranno supporto ai servizi ordinari e coordineranno i servizi svolti al di fuori dell’ambito territoriale”. Si prevede inoltre che siano adottati modelli operativi e moduli uniformi a livello regionale e che la vigilanza esterna possa essere svolta da almeno due operatori.
“A diciotto anni dalla promulgazione di questa legge, abbiamo voluto proporre alcune importanti integrazioni al testo originario – ha commentato il Presidente Nicchi al termine dell’incontro – per ristabilire una gestione più coordinata e omogenea delle funzioni, dei compiti e delle responsabilità della Polizia locale”.
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