Il prefetto di Napoli Michele di Bari ha consegnato al commissario prefettizio le chiavi degli edifici della canonica della chiesa di San Biagio ai Taffettanari, liberati da quattro famiglie abusive. A fine maggio è stato emesso il decreto di sequestro preventivo dell’ex canonica della Chiesa di San Biagio dei Taffettanari, di proprietà dell’omonima Opera Pia, emesso dal Giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli.
Alla cerimonia di consegna delle chiavi per suggellare l’accordo erano presenti oggi i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli.
«Dal punto di vista del rispetto della legalità, questo gesto che abbiamo voluto insieme è un gesto che provoca ulteriori segnali di legalità che dobbiamo attuare in questa città – ha detto il prefetto, Michele di Bari – C’è una grande attenzione ai beni pubblici ed ecclesiastici, alle occupazioni e stiamo facendo davvero un lavoro encomiabile grazie alla Procura della Repubblica presente con il procuratore aggiunto Pier Paolo Filippelli. C’è stata una grande intesa con il Curia Arcivescovile Metropolitana di Napoli, qui presenti con il vicario generale mons. Matino. C’è una catena di istituzioni che hanno provocato e segnato un momento importante in questa storia”.
L’edificio occupato per anni, poi abbandonato, è stato definito dal prefetto ‘segno’ e ‘archetipo’ di una proprietà ecclesiastica nel cuore di Napoli. «Dico anche che il commissario prefettizio stipulerà, già domani, un contratto di prestito a favore della Curia arcivescovile metropolitana che ha già individuato il soggetto ai fini sociali e pubblici dell’immobile. Questa vicenda si conclude nel migliore dei modi” ha concluso il prefetto.
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La mattina
