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La grandezza del Tour de France in Piemonte – .

La grandezza del Tour de France in Piemonte – .
La grandezza del Tour de France in Piemonte – .

Stamattina con la partenza da Pinerolo il Tour de France è ripartito verso la Francia dopo la ‘Grand Depart’ italiana. Un successo di pubblico perché se a Firenze (anche per questioni di capienza e sicurezza) è stato tutto forse un po’ sornione seppur suggestivo a Rimini, Cesenatico, Bologna, Piacenza e Torino così come alla partenza da Pinerolo stessa c’è stato un tripudio di persone sia tra partenze e arrivi che sulle strade. Una novità assoluta in Toscana ed Emilia Romagna ma non in Piemonte perché negli anni Torino, Sestriere, Prato Nevoso e Pinerolo erano già state sedi di arrivo e come partenze Torino, Cuneo e Ivrea avevano ospitato la corsa). Insomma una scommessa vinta da chi ha voluto questo evento in Italia, su tutti Dario Nardella, Stefano Bonaccini e Alberto Cirio con la grande regia di Davide Cassani. Il patron del Tour de France stamattina si è lasciato andare a un ‘arrivederci’, anche perché è abbastanza probabile che un giorno l’anno prossimo varcherà di nuovo il confine; Interessa la Valsusa, interessa la Valle d’Aosta e anche Varese. Vedremo. Tra gli appassionati (e dalle nostre parti erano tanti gli appassionati di ciclismo che andavano a seguire le tappe) quando è uscita la voce di una possibile e futura partenza di tappa da Varese in futuro ci siamo chiesti se, pura ipotesi o forse fantasia, il tutto potesse arrivare anche nel nostro territorio, con un passaggio, una partenza o un arrivo. Certo, tutto è possibile ma quello che abbiamo visto ieri con i nostri occhi a Torino e che già sapevamo è qualcosa di veramente impressionante. Immaginate un arrivo o una partenza di tappa del Giro d’Italia come tanti ce ne sono stati qui, triplicate il tutto ‘ed voilà Le Tour’; non solo una cosa ciclistica ma un evento mondiale secondo solo alle Olimpiadi o ai Mondiali di calcio. Una sala stampa nel foyer del PalaOlimpico da almeno 300 posti dove tutto è organizzato al millimetro, un parcheggio tra lo Stadio di Torino e il Palazzone che alla fine tra auto stampa, vip, organizzazione e tutto il resto avrà avuto dentro centinaia di mezzi, la cosiddetta ZTA (Zone Tecnique Arrivee), un parcheggio enorme con tutti i camion delle televisioni; dai grandi colossi statali (Rai, FranceTelevision, RTBF, SRG SSR RSI, RTVE…) ai canali specializzati (Eurosport Internazionale, Sporza) fino a tutte le emittenti regionali e locali che sono accreditate. Ci sono i camion della regia, i camper, le postazioni per i collegamenti in diretta e soprattutto chilometri e chilometri di cavi, cablaggi e altro; un villaggio nel villaggio. Le aree interviste di tutte le tv, di ogni tipo, dove si accede con i dovuti pass dopo controlli piuttosto rigidi (ma dentro lavorano sodo). Il rettilineo d’arrivo è impressionante: il portale d’arrivo (che diventa uno schermo gigante) è enorme, la cabina dell’oratore è gigantesca, la postazione della giuria è altrettanto enorme, il podio è molto grande, almeno due tribune per il pubblico e tre blocchi di accoglienza (chiamati Izoard, Galibier e Tourmalet) con terrazze e un ‘giardino esterno’, per non parlare del TV Compound, dove lavorano i commentatori radiofonici e i commentatori tecnici, quattro blocchi a due piani con quattro stazioni (32 in totale) per piano e tante altre cose che bisogna vedere per credere. La carovana pubblicitaria (dimezzata in Italia) è qualcosa di magnifico; una sfilata di carri da carnevale ciclistico. A parte i soldi che costerebbe il giocattolo (beh, tanti) sono pochi i posti che possono ospitare tutto questo qui; è vero che ‘se vuoi puoi farlo’ (basta spostare le cose in posti diversi) ma è complicato trovare posti nel Vco dove ci stia tutto. Una partenza sarebbe forse più probabile (ma stiamo pur sempre parlando di sogni), per un passaggio mai dire mai. Meglio puntare sul Giro d’Italia, un grande evento, che deve vivere della sua grandezza, senza cercare di copiare la Grand Boucle, che è qualcosa di diverso non solo rispetto al Giro ma rispetto a tutto il resto. Infine, la notizia che la ‘Salida Oficial’ della Vuelta a Espana 2025 in Piemonte deve ancora essere annunciata e si svolgerà a metà agosto e forse la corsa iberica fino a Novara ci arriverà.

 
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