Stefano Pittarello presenta il suo ultimo libro, edito da inCONTROPIEDE
Gli storici campi da gioco di Venezia e Mestre disegnano una mappa della città, la distribuzione di una gioventù, un tempo numerosa, che affollava frequentazioni e strutture all’aperto. I derby spiegano la genesi di una sfida che ha appassionato le città. Le storie dei giocatori, che hanno fatto vivere a Venezia e Mestre stagioni di gloria, emozionano ancora oggi a distanza di anni. Sono più di cento i campi mappati, equamente divisi tra un versante e l’altro del Ponte della Libertà.
Ripercorrere le avventure di chi le ha consumate – circa un centinaio le voci presenti nel libro – consente di ricostruire i contorni di una rivalità sportiva tra Reyer e Basket Mestre, che pur nella disparità di forze, ha infiammato per almeno quindici anni un Comune di trecentomila abitanti complessivi, capace di esprimere tra gli anni Settanta e Ottanta due realtà di serie A.
Le due squadre erano molto spesso composte da giocatori cresciuti negli oratori locali e poi lanciati nella massima serie grazie a settori giovanili di alto livello. Dai campi da gioco sono passati grandi allenatori, tra cui Ettore Messina, che detiene ancora il record di titoli vinti, arbitri internazionali come Stefano Cazzaro che ha diretto le finali di campionato ed Eurolega, il presidente Pieraldo Celada che ha selezionato e lanciato una schiera di talenti dai campi di Mestre. E decine di altri, raccontati in questo libro.