La notizia che fino all’ultimo speravamo di non dover comunicare, è arrivata nel primo pomeriggio di oggi, martedì 2 luglio. Nel territorio di Ciano del Montello, su una piccola isola nel fiume è stato trovato il corpo di Alex Marangonil barista 26enne di Marcon, Venezia, scomparso nella notte tra sabato e domenica durante una festa all’Abbazia di Santa Bona, a Vidor: sette chilometri a nord dal luogo del ritrovamento, lungo la riva del fiume.
Alex Marangon: la ricerca e la scoperta nel Piave
Il giovane, secondo quanto gli avevano riferito gli amici che erano con lui, Era partito a piedi e da solo verso le 2.30 del mattino: documenti, cellulari e chiavi sono stati trovati nell’auto di Marangonparcheggiata nel cortile dell’abbazia. Il Piave è a poca distanzain quel tratto particolarmente profondo e insidioso.
Speculazioni su cosa potrebbe essere successo
Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c’era quella secondo cui il giovane barista potrebbe essere scivolato in acqua e non essere riuscito a riemergere o che si fosse ammalato. Ecco perché la ricerca di Alex, da parte dei pompieri, Volontari della Protezione Civile e i Carabinieri – con unità cinofile, droni e un elicottero del 115 – si erano concentrati sul fiume e sulle zone boschive circostanti.
Era atteso a pranzo con la famiglia: abitava nella zona di Venezia
Alex Marangon era atteso per pranzoDomenica, dai genitori, che vivono in Segnoin un condominio di via Monte Grappa. La mamma Sabrina e il papà Luca, appena giunta la notizia della scomparsa, si sono precipitati a Vidor per seguire più da vicino le ricerche del figlio.
Il ragazzo, barista durante la stagione estiva, è stato descritto da amici e familiari come persona solare, curiosa e molto amante della natura e con una forte dimensione spirituale: per questo motivo, inizialmente si è esclusa l’opzione del suicidio, orientandosi verso un incidente o una malattia.
L’autopsia potrebbe forse fornire qualche certezza su quanto accaduto. Al momento c’è una sola terribile certezza: la morte di Alex.