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“L’Ancona giocherà in Serie D”. Domani sera incontro pubblico al “Del Conero” – .

“L’Ancona giocherà in Serie D”. Domani sera incontro pubblico al “Del Conero” – .
“L’Ancona giocherà in Serie D”. Domani sera incontro pubblico al “Del Conero” – .

ANCONA – «L’Ancona giocherà in Serie D. Domani sera sveleremo tutto». Queste le dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Ancona Daniele Silvetti poche ore fa dopo aver raggiunto l’obiettivo che si era prefissato ieri, ovvero “aggregare quelle disponibilità parziali” che si erano manifestate ieri mattina all’apertura dei PEC relativi alla gara promossa dallo stesso sindaco. Gli imprenditori protagonisti della nuova società saranno resi noti domani nel corso di un incontro pubblico che si terrà alle 19 presso la curva Nord dello stadio “Del Conero” e al quale parteciperà lo stesso sindaco di Doria.

Insomma, al momento non ci sono nomi ufficiali, ma sembra abbastanza certo che il cosiddetto consorzio farà degli abbinamenti Stefano Marconigià presidente dell’Ancona prima dell’arrivo di Mauro KennelInsieme a lui, altri imprenditori marchigiani, mentre come “sponsor”, come sostenuto dal sindaco, potrebbero partecipare anche imprenditori laziali con un’importante esperienza sportiva nel mondo del calcio professionistico. Bisogna però fare in fretta, perché la scadenza del 4 luglio alle 18 va rispettata. E se non si versano in tempo i 400mila euro per garantire l’iscrizione, niente Serie D.

“Ho avuto un incontro poco fa – ha esordito il sindaco Silvetti – con i responsabili della curva e i tifosi organizzati. Ho cercato di far capire che tipo di lavoro è stato fatto in queste ultime ore e che c’è una forte collaborazione tra alcuni imprenditori marchigiani, alcuni dei quali anconetani, che ci permetterà di iscriverci alla serie D e di mantenere quell’impegno e dare continuità al calcio anconetano”. Prosegue il sindaco: “Saranno decisive le procedure che dovranno essere espletate da qui alle prossime 48 ore circa perché si tratta di costituire una nuova società rispettando i requisiti dettati dalla Figc”. Poi, a una domanda specifica, conferma: “Tra gli imprenditori intervistati c’è Stefano MarconiSilvetti poi difende la strategia della gara: «È stato un atto necessario e trasparente che un sindaco doveva assolutamente attuare per rendere tutto concreto. Ora possiamo andare oltre questa fase. Il consorzio – ripete – è locale e marchigiano, poi potrebbero esserci sponsorizzazioni che potrebbero arrivare da fuori regione. Ora quello che ci interessa – conferma – è l’obiettivo delle 18 del 4 luglio. L’importante è arrivarci partecipando a un campionato di serie D, realizzando un progetto nuovo».

Poi altre tre precisazioni, a partire dalla questione marchi: «Mi risulta che il comitato marchi si sia già riunito ieri, rinnovando il suo consiglio direttivo e da questo punto di vista sarà fondamentale dare un ulteriore strumento alla nuova entità giuridica e calcistica con la necessaria legittimità. Bisogna però chiedere a loro i tempi (per una loro eventuale concessione, ndr), ma è chiaro che sono stretti». Si prosegue con la questione del settore giovanile: «Ebbene sì. C’è chi vuole partecipare a questo progetto sostenendo solo il mondo dello sport giovanile. E noi siamo molto grati per questo impegno». Infine, due parole sulla cittadella dello sport e sull’Us Ancona recentemente rilevata da Francesco Agnello: «Ricordo – cambia tono anche Silvetti – che è una questione molto tecnica su cui è ancora pendente una concessione e di cui poi dovremo occuparci, visto che sono state superate tutte le esenzioni e le proroghe concesse. E lo faremo subito dopo il 4. Ciò nonostante, la nuova proprietà dell’Us Ancona ha chiesto una proroga di altri 6 mesi, dichiarando di farlo “per il bene della città”. Ecco: credo che il primo che dovrebbe fare il bene della città sia il sindaco».

Silvetti in tutti questi giorni si è sempre rifiutato di incontrare Agnello, che si è anche lamentato pubblicamente di questo comportamento. A questo proposito, però, sabato sera all’Ansa il sindaco ha tagliato corto, sostenendo che “I cittadini di Ancona sanno già chi bussa alla porta. La città di Ancona merita rispetto”.

 
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