NAPOLI. La giunta regionale della Campania discuterà l’8 luglio la proposta di delibera per la richiesta di referendum abrogativo della legge sulle autonomie differenziate perché “contraddice l’esigenza di una vera riforma in senso autonomista, alterando l’equilibrio dei rapporti tra le Regioni e tra le Regioni e lo Stato” si legge nel testo sottoscritto da Pd, M5S, Azione-Per, Psi, Italia Viva, Campania Libera, De Luca Presidente e dai consiglieri del gruppo misto Valeria Ciarambino, Corrado Matera e Fulvio Frezza.
Se il testo verrà approvato, il presidente del parlamento campano, Gennaro Oliviero, avrà il mandato di comunicare la decisione alle assemblee delle altre Regioni. “Abbiamo interpretato una richiesta che arriva da molti cittadini campani e del Sud Italia, oltre che da tante associazioni – dice Oliviero -. La legge per l’attuazione dell’autonomia differenziata penalizza il Sud. La nostra protesta nasce anche da una serie di iniziative che il Governo ha intrapreso a discapito dello sviluppo del Sud e non dare a questa parte del Paese le stesse opportunità del Nord è intollerabile. Dobbiamo dare risposte concrete ai nostri abitanti, soprattutto alle fasce più deboli. E per questo l’autonomia differenziata va cancellata”. Intanto anche l’Emilia-Romagna chiede un referendum mentre le giunte di Puglia e Toscana si preparano a farlo. E domani dovrebbe tenersi un incontro tra le cinque regioni a guida centrosinistra che vogliono promuovere il referendum contro l’autonomia differenziata. I governatori di Sardegna, Campania, Emilia Romagna, Toscana e Puglia dovrebbero incontrarsi per fare il punto della situazione e arrivare a un testo condiviso.
Intanto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, appoggia l’iniziativa referendaria, definendola “positiva considerando che è una legge che incide in modo significativo sul futuro del Paese e sul modo di vivere dei cittadini”. E sul fronte del dissenso che potrebbe diffondersi, il sindaco è netto: “Per ora abbiamo una legge sulla carta, poi bisogna vedere come verrà applicata, ma credo che una frammentazione delle competenze non faccia bene a nessuno. Oltre al problema dei gap, tema che certamente c’è, quello che mi preoccupa è questa eccessiva frammentazione delle competenze soprattutto nei settori strategici e in una fase così complessa dal punto di vista internazionale credo che possa essere un problema significativo”. E la parlamentare del Pd, Valeria Valente, valuta “positivamente la decisione delle Regioni amministrate dal centrosinistra di impegnarsi nell’iter di proposta del referendum abrogativo. L’autonomia differenziata avrà impatti devastanti sui diritti delle persone, penalizzando in particolare il Sud, spaccando il Paese, minacciandone la coesione e l’unità: è quindi giusto e fondamentale che su di essa si esprimano i cittadini”.
