La droga in Italia e quindi anche nella provincia di Pescara dove sono state eseguite anche perquisizioni e arresti, arrivava via terra dalla Spagna e l’Abruzzo era la regione dove veniva stoccata per poi essere venduta nelle piazze di spaccio del territorio e in quelle delle Marche.
È uno dei dettagli emersi sull’operazione antidroga condotta dai Carabinieri del ROS che ha consentito di smantellare un’organizzazione internazionale e frutto dell’attività investigativa avviata nel 2021 proprio nella nostra regione e sviluppata in coordinamento con la Dcsa (Direzione centrale dei servizi antidroga) e con la collaborazione di Eurjust ed Europol oltre che con il supporto della Rete @On guidata dalla Dia (Direzione investigativa antimafia).
Un’operazione che ha portato al sequestro di circa 100 chili di hashish e cocaina e che ha permesso agli investigatori di ricostruire i ruoli dei singoli collaboratori all’interno dell’organizzazione criminale.
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Secondo quanto emerso, si trattava di un’organizzazione criminale estranea al contesto della criminalità organizzata di stampo mafioso, composta da cittadini italiani, spagnoli, argentini e colombiani, dedita al traffico di hashish e cocaina, anche a livello internazionale.
La fornitura avveniva in Spagna tramite alcuni degli indagati lì residenti e trasportata tramite corrieri in Italia: la droga era nascosta all’interno di camion che sarebbero stati a disposizione dell’organizzazione e che avevano come destinazione l’Abruzzo, come detto, come deposito.
Secondo gli inquirenti, la banda poteva contare su uomini fidati in tutto il Paese e all’estero e su punti di riferimento in Spagna e Germania.
Con l’ausilio dei comandi provinciali di Teramo, Pescara, Fermo, Ascoli Piceno, Brescia e Perugia e in coordinamento con il Landeskriminalamt del Nord Reno-Vestfalia (Germania), l’Udyco Central della Policia Nacional (Spagna), la Police Judiciaire Fédérale di Mons (Belgio) e il reparto antidroga della polizia nazionale ucraina, i Carabinieri hanno eseguito 14 misure cautelari, in province italiane e all’estero, emesse dai GIP dei tribunali dell’Aquila e di Teramo, su richiesta rispettivamente della DDA dell’Aquila e della Procura ordinaria di Teramo.
