Riceviamo e pubblichiamo una nota della Uil Brindisi in tema di emergenza rifiuti che sta colpendo la città di Brindisi alla vigilia dell’incontro tra il sindaco Giuseppe Marchionna e la società “Avr per l’ambiente” (già Teorema Spa), affidataria del servizio di raccolta rifiuti e igiene urbana. Il comunicato è stato sottoscritto dal segretario territoriale della Uil Trasporti Brindisi Mario Greco, e dal coordinatore provinciale della Uil Brindisi Fabrizio Caliolo.
The Uil Brindisi note
“Chiediamo pubblicamente all’Amministrazione Comunale se è a conoscenza di queste criticità e se il suo dovere-obbligo di vigilanza sull’Azienda e sui servizi concretamente erogati ai cittadini viene puntualmente assolto”. Sono le parole del nostro intervento pubblico dello scorso febbraio, ancora lontani dall’estate e dalle “urgenti esigenze di decoro” che il sindaco Marchionna ha indicato all’Azienda convocandola in queste ore in Municipio.
Una situazione a dir poco precaria che solo chi non ha occhi non vede: sul tema dell’igiene urbana Brindisi è allo stremo, da mesi. Prima il cambio di Amministrazione Comunale poi il tempo necessario da concedere all’Impresa per il cambio di cantiere e infine la situazione di queste settimane. Ci auguriamo che chi Amministra la città faccia sentire forte e chiara la voce dei cittadini nei confronti di un’Impresa che sembra poco impegnata a onorare le condizioni e le prestazioni dell’appalto ottenuto e il rispetto dovuto ai brindisini stessi.
Brindisi è una città complessa, lo è sicuramente. Tuttavia, è una realtà che chi ha partecipato alla gara conosceva bene e nella quale si è impegnata a onorare una serie di servizi a certe e chiare condizioni. Nessuno ha imposto alla Società di partecipare alla gara. Attribuire tutto alle cattive abitudini dei brindisini o a presunte inadempienze dei lavoratori ci sembra fuori contesto.
L’impresa deve garantire il servizio per il quale si è aggiudicata l’appalto in tutte le condizioni previste dal Capitolato o se non è in grado di farlo deve farsi da parte. L’Amministrazione ha il diritto e soprattutto il dovere di vigilare, controllare, esigere. È suo compito e dovere farlo in nome e per conto dei cittadini. Anche i brindisini devono fare la loro parte impegnandosi di più nella differenziazione e nel rispetto delle buone norme di smaltimento ma non sono certo gli utenti finali i responsabili della mancanza di decoro urbano a cui stiamo assistendo.
Non sono i brindisini che non raccolgono le varie frazioni di rifiuti nei tempi e nei giorni giusti. Non sono i brindisini che hanno cambiato i calendari di raccolta e ridotto i servizi utili per i rifiuti speciali. Scaricare sui brindisini o sugli stessi cittadini che pagano la seconda Tari più alta d’Italia – dati UIL Servizio Tributi e Previdenza Sociale a confronto su 109 città capoluogo di provincia, anno 2023 – ci sembra davvero paradossale così come è disonorevole addossare la colpa ai lavoratori e ai dipendenti dell’Azienda che sono meri esecutori di istruzioni e linee organizzative ricevute.
L’azienda è chiamata alle sue responsabilità, tutte, nessuna esclusa. Brindisi non può convivere con sporcizia e servizi scadenti nonostante l’altissimo tributo che viene chiesto ai cittadini. Brindisi non avrà alcuna possibilità di approdo turistico o di “Capitale della cultura” se mancheranno le premesse della vivibilità, di cui l’igiene urbana è una delle fondamentali.
Le aspirazioni e la dignità sociale di questo territorio non possono essere tenute in ostaggio da una sola Azienda a cui è affidato, a un prezzo molto oneroso, un servizio pubblico essenziale. Il sindaco e l’Amministrazione devono far sentire la loro voce. Il sindacato continuerà a fare la sua parte: dare voce ai lavoratori e ai cittadini. Per fare pulizia, sul serio.