Il sindaco Valeria Cittadin al test di ascolto per il consiglio – .

Il sindaco Valeria Cittadin al test di ascolto per il consiglio – .
Il sindaco Valeria Cittadin al test di ascolto per il consiglio – .

ROVIGO – Vicina a nominare la propria squadra di consiglieri, la sindaca del capoluogo ascolterà le indicazioni che arriveranno dai partiti che l’hanno sostenuta in campagna elettorale e i cui consiglieri eletti si faranno carico di supportare l’azione amministrativa per tutta la legislatura.

A Forza Italia la scelta è facile, un assessore e sarà Andrea Bimbatti.

Nella Lega per Salvini sono premier due consiglieri: Lorenzo Rizzato e probabilmente Michele Aretusini, che ha già comunicato ai colleghi la sua prossima richiesta di aspettativa, proprio per ricoprire il ruolo di consigliere. I due consiglieri eletti, Rizzato e Aretusini, “valgono” praticamente la metà dei voti della Lega, visto che le loro preferenze sono circa il 4,5% dei voti di lista. Difficile non essere gratificati dalla richiesta di dimissioni da consiglieri per entrare in consiglio comunale, ma sono entrambi uomini e il tema della rappresentanza di genere non può essere ignorato.

A salire in termini di consensi elettorali è la lista civica del sindaco Cittadin, che potrà contare su due assessori: Giuliana Bregolin, ex dipendente della Provincia prima e del Comune di Rovigo nel settore Cultura poi, attualmente in pensione, e un secondo consigliere, Nadja Bala o Edoardo Lubian, anche se, probabilmente, la scelta del genere femminile appare obbligata alla luce di quanto deciso dal primo partito della coalizione, ovvero Fratelli d’Italia.

Con 9 consiglieri eletti, il partito di Giorgia Meloni potrà contare sul presidente del consiglio comunale, Mattia Moretto, e su tre assessori. La proposta sarà formalizzata a breve al sindaco Cittadin e nasce dall’esito dell’incontro svoltosi nella serata di lunedì 1 luglio presso la sede di via Fleming di Fdi.
Il partito ha deciso di presentare una lista di tre candidati consiglieri tutti uomini: Aniello Piscopo, Mattia Maniezzo e Matteo Zangirolami.
La coppia considerata complementare è quella di Piscopo Zangirolami poiché la consigliera Elena Pavan, candidata in consiglio insieme a Zangirolami, sarebbe indisponibile per il ruolo di assessore.

Se la Lega non propone un nome femminile, ad esempio Valentina Noce al posto di Aretusini, la giunta non potrà essere varata per mancanza della componente femminile obbligatoria del 40% arrotondata alla media aritmetica, o almeno 3 donne come consiglieri anche se sia Bregolin che Bala fossero confermati dal Cittadino civico.

Oppure toccherà a Fratelli indicare una donna, ad esempio Erika De Luca, consigliera entrante dopo le dimissioni di Piscopo e Zangirolami per entrare in giunta, a discapito di Mattia Maniezzo.

I decreti di nomina degli assessori sono di esclusiva competenza del sindaco, che potrebbe anche non rispettarne lo schema, visto che tra i futuri assessori circola l’idea che Piscopo non farebbe parte della futura squadra di governo della città, anche se, vista la presenza di Bimbatti e Zangirolami in giunta, e visto l’impegno di Piscopo nella campagna elettorale di Cittadin, una sua esclusione non sarebbe ben accolta da FdI.

A margine dell’incontro è stato identificato il capogruppo di Fratelli d’Italia nel consiglio comunale: Renato Campanile.

 
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