A un 83enne è vietato vivere a Pisa – .

A un 83enne è vietato vivere a Pisa – .
A un 83enne è vietato vivere a Pisa – .

Un pensionato di 83 anni senza precedenti penali, che aveva pedinato per mesi una giovanissima studentessa universitaria fuori casa, si è visto negare il soggiorno a Pisa, arrivando addirittura a posizionare un localizzatore GPS sotto l’auto della vittima.

Agli inizi dello scorso mese di maggio, un giovane studente ventenne residente fuori sede a Pisa si è recato in Questura a causa del continuamente il dipendente improvvisamente da un vicino anziano che gli aveva causato un grave stato di ansia e stress.

In particolare, il vicino, un pensionato italiano di 83 anni senza precedenti penali, l’aveva aiutata più volte in piccoli lavori di bricolage, avvicinandosi così alla ragazza e cominciando, passo dopo passo, ad attuare una preoccupante escalation di attenzioni morbose.

Il pensionato, ex ricercatore in ambito tecnologico, aveva in particolare ripetutamente affermato di poter controllare la vita personale e i movimenti della sua giovane vittima e delle sue amiche, vantandosi di aver posizionato sotto l’auto della vittima sistemi di sorveglianza discreti, dotati di dispositivo GPS, e di essere così in grado di ricostruire le conoscenze e la vita sentimentale della giovane.

L’escalation delle molestie era poi diventata del tutto insopportabile quando l’uomo più anziano aveva iniziato a proporre una relazione sessuale alla giovane donna, qualificandosi come una persona più affidabile e discreta rispetto ai giovani amici dello studente quando si tratta di relazioni sessuali occasionali.

Data la gravità della situazione, l’ufficio segnalazioni della Questura di Pisa si è subito interfacciato con la sezione specializzata in violenza di genere della Squadra Mobile, che ha prestato immediata assistenza alla ragazza, ormai molto provata dal logorio continuo delle molestie subite, avviando un’intensa attività di indagini, anche attraverso mirati servizi di osservazione discreta e pedinamento.

Le indagini hanno così consentito di depositare alla Procura della Repubblica di Pisa una dettagliata relazione che ha ricostruito con evidente gravità indiziaria le reiterate e gravi condotte dell’anziano che hanno costituito il reato di stalking.

Quanto accertato ha dunque consentito all’autorità giudiziaria di adottare la misura cautelare del divieto di residenza dalla città di Pisa eseguito nei giorni scorsi: la giovanissima vittima non incontrerà più l’anziano molestatore e potrà così dedicarsi con serenità e tranquillità ai suoi studi.

Inoltre, nel corso dell’esecuzione della misura cautelare, disposta dal PM, gli investigatori della Squadra Mobile di Pisa hanno effettuato un’accurata perquisizione, anche informatica, con il supporto degli esperti della Polizia Postale. che ci ha permesso di trovare l’applicazione per il tracciamento elettronico sullo smartphone del sospettato, nonché un dispositivo di localizzazione GPS collegato alla stessa applicazione posizionato sotto l’auto della vittima.

 
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