Napoli, pace fatta con Di Lorenzo. I retroscena e il piano tattico di Conte – .

Napoli, pace fatta con Di Lorenzo. I retroscena e il piano tattico di Conte – .
Napoli, pace fatta con Di Lorenzo. I retroscena e il piano tattico di Conte – .

Napoli, 2 luglio 2024 – Da Europei ne è uscito con le ossa rotte e anche tutto il corpo Italiama per Giovanni DiLorenzo paradossalmente, proprio ora, a livello di club, potrebbe arrivare una schiarita. Ciò è dovuto innanzitutto al lungo e meticoloso lavoro diplomatico avviato nelle scorse settimane da Antonio Conte e Giovanni Manna in direzione Mario GiuffrediL’agente del terzino è stato invece affrontato in maniera più dura e diretta da Aurelio De Laurentiis. Questo tipo di dualismo tra i “poliziotti buoni e i poliziotti cattivi”, forse associato ad alcune riflessioni personali alla luce delle sue recenti performance, oltre al veto assoluto all’atterraggio al Juventusha portato alla chiarificazione degli ultimi giorni, che a meno di ulteriori sconvolgimenti renderà Di Lorenzo l’anello di collegamento tra il Napoli quello che è stato, quello dello scudetto prima e del disastroso anno successivo poi, e quello che sarà, marchiato Contea sua volta uno dei principali artefici della sempre più probabile permanenza del capitano.

Il lento lavoro di riavvicinamento

Nel calcio, quando le coccole non possono riguardare l’aspetto contrattuale, in questo caso già ampiamente rivisto al rialzo la scorsa estate, per evitare il peggio si fa leva su altri fattori. Il principale riguarda il progetto, un concetto molto utilizzato, forse quasi abusato, per attrarre altri giocatori sul mercato o per trattenere i propri giocatori che mostrano qualche segno di insofferenza, a loro volta forse dettata dal canto delle sirene di altre società. A proposito di Di Lorenzoi sintomi della crisi irreparabile di fine stagione scorsa c’erano tutti: la frattura con i tifosi, con la società e la tentazione Juventus sempre più forte per riunirsi con Christian GiuntoliLa prima carta che è stata giocata è stata la Napoli per mantenere il loro capitano hanno chiamato e sono chiamati Conteun nome che non ha bisogno di presentazioni e che di solito basta a tenere insieme anche i gruppi più discreti. Ma questa volta nemmeno Conte sembrava non fare nulla contro il desiderio di Di Lorenzo andare altrove: forse, giusto per ribadire, proprio al JuveIl veto su questa questione è stato accolto dal Napoliil resto del lavoro per il terzino è stato fatto dalle prestazioni disastrose che ha mostrato con la maglia azzurra diItalia.

Per emergere in negativo in un naufragio collettivo da cui forse solo pochi si sono salvati Gigio Donnarumma, Riccardo Calafiori e Mattia Zaccagni Fu una grande impresa che in effetti non passò inosservata: l’impressione è che lungo il cammino si avvicinò lo stesso Juventusal di là della smentita arrivata nel frattempo dal capoluogo campano, ci ha pensato più volte prima di sbattersi su un giocatore non più giovanissimo e ormai forse nemmeno più affidabile. Proprio nel momento di massima impopolarità nazionale di Di LorenzoI l Napoli si è mostrato vicino al suo capitano come forse colpevolmente non aveva fatto durante la stagione disastrosa vissuta con lo scudetto cucito sul petto, quella in cui troppo spesso l’ex Empoli aveva svolto il ruolo di capro espiatorio per gli errori di un’intera squadra, all’epoca non allenata da Conte. Ma oggi Conte Lui c’è e fa sentire la sua presenza: se poi parlerà il campo, per ora è l’arte della diplomazia del tecnico salentino a prendere le decisioni, e nella conferenza stampa di presentazione non ha risparmiato elogi e complimenti al capitano di ieri, di oggi e, come sperato, anche di domani.

Il ruolo sul campo

Le parole di Conte hanno evidentemente avuto un impatto: è difficile sapere se l’esito degli elogi pubblici (e privati) sarebbe stato lo stesso se le prestazioni in campo fossero state Di Lorenzo nella vetrina extra lusso offerta dal Europei era di un calibro molto più alto per attrarre ancora più corteggiatori. Il fatto è che oggi il Napoli e il loro capitano sono di nuovo vicini nonostante la distanza fisica: il terzino si sta godendo qualche giorno di vacanza in Ibizain questo periodo dell’anno letteralmente invaso dai calciatori. Superato questo passaggio, arriverà il momento di rivedersi dopo tanto tempo e in questi casi le reazioni reciproche appartengono sempre al regno dell’ignoto. Al di là degli impatti emotivi, qualcuno come Conte che ora arriva a Castel Volturno senza le scorie del recente passato ha già le idee abbastanza chiare sul ruolo da affidargli Di Lorenzo Nel 3-4-2-1 che sembra essere il modulo scelto per dare forma al Napoli chiamati alla stagione della redenzione. In questo schema, il duttile Giovanni potrebbe essere schierato come braccio destro o come terzino, sfruttando al meglio le gambe, che in effetti ha in abbondanza. Ancor di più nei suoi giorni d’oro, quelli che hanno convinto il club napoletano, notoriamente più amico dei giovani che di quelli esperti, a blindare Di Lorenzo fino al 30 giugno 2028con l’opzione per un ulteriore anno, dietro pagamento di uno stipendio di oltre 3 milioni netti.

Insomma, onori e oneri per il nativo di Castelnuovo of Garfagnanauno dei pochi giocatori in rosa ad essere premiato con un aumento di stipendio dopo il campionato, al punto che, secondo alcune voci maligne, proprio questo trattamento di favore avrebbe potuto spaccare lo spogliatoio azzurro, con i risultati sotto gli occhi di tutti. Dopo aver dato, ora il Napoli vuole ricevere da Di Lorenzooggi prezioso in campo e forse ancora di più fuori come collante del progetto in corso. Questo è ciò che vuole Di Lorenzo ma soprattutto è ciò che lui vuole Conteche si è esposto in prima persona per il capitano come forse nessun altro degli altri elementi della squadra attualmente in bilico: né Victor Osimhen nessuno dei due Khvicha Kvaraskhelianon esattamente attori secondari del Napolisono stati coccolati dalla stampa come il terzino proprio quando, a livello nazionale, stava accadendo il contrario con un processo mediatico fomentato dall’onesto (e apprezzato) mea culpa del diretto interessato. Qui, l’onestà è una di quelle qualità di Di Lorenzo che hanno conquistato il Napoli in nome di un matrimonio che ha attraversato una grave crisi ma che sembra destinato a continuare.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV inizia la vendetta dei parenti
NEXT Team Altamura, a Moussa Manè del Bari piace la corsia destra: la situazione – .