Latina, la proprietaria dell’azienda dove è morto Satnam Singh arrestata – .

Latina, la proprietaria dell’azienda dove è morto Satnam Singh arrestata – .
Latina, la proprietaria dell’azienda dove è morto Satnam Singh arrestata – .

Arrestato Antonello Lovato. Il padre Renzo aveva parlato della negligenza del 31enne, morto per una copiosa emorragia dopo l’incidente che gli ha reciso il braccio destro

Pubblicato:02-07-2024 14:07

Ultimo aggiornamento:02-07-2024 16:31


ROMA – I carabinieri della compagnia di Latina hanno arrestato Antonello Lovato, il proprietario dell’azienda di Latina dove è morto Satnam Singh lo scorso 19 giugno. L’ipotesi del reato è quella dell’omicidio volontario con doloSecondo la Procura di Latina, “dove l’indiano, morto per una copiosa perdita di sangue, Se fosse stato soccorso prontamente, molto probabilmente sarebbe stato salvato“.

Il padre dell’uomo (Renzo Lovato), nelle ore immediatamente successive all’incidente, aveva parlato della disattenzione del 31enne: “Ho avvisato l’operaio di non avvicinarsi al veicolo, ma lui ha fatto quello che voleva.”

L’INCIDENTE E IL MANCATO SOCCORSO

Il bracciante non aveva un regolare contratto di lavoro. Quella mattina è rimasto agganciato alla macchina confezionatrice a rulli in plastica trainata da un trattore che gli ha reciso il braccio destro, oltre a schiacciargli gli arti inferiori. “Le condizioni del lavoratore dopo l’incidente – scrive la Procura – erano così gravi che era chiaro che era necessario un intervento tempestivo”.

Ma nessuno ha chiamato i soccorsi. Il ragazzo è stato caricato su un furgone e abbandonato davanti a casa sua, con il braccio trasportato in una cassetta di verdura.

“Allo stato attuale – scrive la Procura – deve quindi ritenersi che la decisione di omessa prestazione della dovuta assistenza abbia costituito accettazione del rischio dell’evento letale e ha integrato la causa che ha determinato direttamente la morte“.

LE INDAGINI CONTINUANO

Le indagini – informa la Procura – proseguire con riferimento al reato in esame e agli altri reati connessi, con specifico riguardo alla verifica delle condizioni di lavoro. È opportuno evidenziare che, trattandosi di un procedimento nella fase delle indagini preliminari, deve essere salvaguardata la presunzione di innocenza della persona indagata”.

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