“LATINA IN PROSSIMITÀ”, LA PROPOSTA DEM SULL’URBANISTICA – .

“LATINA IN PROSSIMITÀ”, LA PROPOSTA DEM SULL’URBANISTICA – .
“LATINA IN PROSSIMITÀ”, LA PROPOSTA DEM SULL’URBANISTICA – .

“Una mappa urbana connessa e inclusiva per rispondere al dibattito in corso sulla perequazione a partire dall’aggiornamento delle Norme Tecniche Attuative del PRG

La pianificazione generale e attuativa vigente nel Comune di Latina, basata esclusivamente sul principio espropriativo, si è trasformata in un programma che ostacola la definizione della Città Pubblica, ovvero la definizione di uno spazio inclusivo che risponda pienamente alle esigenze, alle pratiche e agli stili di vita dell’abitare. La corretta declinazione del complesso equilibrio tra interesse pubblico e privato, e il conseguente perseguimento degli obiettivi di sviluppo della città, è il cuore della proposta del Partito Democratico che avanza la necessità di un aggiornamento delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Generale per contribuire alla miglioramento e affinamento delle norme che definiscono la Città Pubblica, inserendo alcune indicazioni per consentire l’armonizzazione del delicatissimo tema dell’erogazione dei servizi pubblici in città e della loro fruizione.

Federico Ianiri

Gli standard urbanistici introdotti dal decreto ministeriale 1444 del 1968 (come servizi per l’istruzione, la sosta, il verde pubblico, le strutture culturali, sanitarie, amministrative, sociali ecc.) sono unità di misura necessarie a garantire il benessere e la qualità della vita dei cittadini, capaci di ricucire i rapporti tra spazi aperti e costruiti, individuali e collettivi. Al fine di rispettare il principio di equità, uniformità e pubblica utilità, la possibilità di orientare e declinare l’attuazione degli standard urbanistici, conseguenti all’attività di monetizzazione, secondo il principio di accessibilità e prossimità all’area oggetto di trasformazione attraverso specifici parametri qualitativi e quantitativi.

La monetizzazione, infatti, consente di pagare l’equivalente in € dei metri quadri di standard urbanistici che non è possibile realizzare (ad esempio perché non c’è sufficiente Superficie di Suolo disponibile da cedere all’amministrazione). È evidente quindi la necessità di regolamentare le dinamiche legate a questo principio, valorizzandone i punti di forza e risolvendone le criticità. Il Partito Democratico punta sul tema della prossimità, tipico della Città Pubblica, affinché quei servizi fondamentali possano essere, in via prioritaria, localizzati a una distanza non superiore a 15 minuti a piedi dalla zona oggetto di intervento, o entro un raggio di 1 km dall’area oggetto di trasformazione, consentendoci finalmente di pensare e progettare una città policentrica, accessibile e sostenibile. Inoltre, sarà fondamentale che le somme provenienti dalla monetizzazione degli standard siano vincolate in un apposito capitolo del bilancio comunale, fino al loro utilizzo, che dovrà essere dedicato solo per specifiche attività connesse alla costruzione della Città Pubblica (come già indicato nell’art. 8 della Legge Regionale n. 7 del 18 luglio 2017 della Regione Lazio).

Riconoscere come prioritario il rapporto di localizzazione e di connessione tra tessuto urbano e servizio pubblico, nelle Norme Tecniche Attuative, può rappresentare un’eccellente opportunità per superare ostacoli già manifestatisi in altri contesti, risolvere evidenti criticità e porre al centro del dibattito la pianificazione della Città Pubblica, contribuendo alla gestione delle complesse dinamiche che ne regolano lo sviluppo e mantenendo un equilibrio tra interessi pubblici e privati ​​che devono, in egual misura, concorrere al soddisfacimento dei bisogni della comunità.

La visione di Latina delineata dal Partito Democratico si realizza attraverso una progettazione eterogenea, quindi non frammentata, fatta di reti condivise in cui il quadro degli usi e la pluralità delle pratiche dell’abitare convivono in una geografia urbana equilibrata che trasforma gli spazi residuali articolandoli in sistemi di spazi aperti e servizi collettivi per contribuire a limitare la frammentazione spaziale e sociale degli insediamenti che è una delle cause maggiori dei processi di marginalizzazione e degrado2.

Così, in una nota, il consigliere comunale del PD, Leonardo Majocchi e l’assessore all’Urbanistica e Sviluppo del PD Marina, Federico Ianiri.

 
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