Fit Village, il Comune vuole sgomberare l’impianto sportivo – .

Fit Village, il Comune vuole sgomberare l’impianto sportivo – .
Fit Village, il Comune vuole sgomberare l’impianto sportivo – .

REGGIO EMILIA – C’è una controversia tra il Comune di Reggio Emilia e la società “Play Games” srl, che gestisce gli impianti sportivi del “Fit Village” (realizzati su suolo comunale) di via Mazzacurati ai civici 1/3 e 1/4. L’amministrazione comunale è infatti diventata proprietaria dei beni e, scaduto il termine della concessione alla società il 30 giugno, ne rivendica il possesso e minaccia di sfrattarli.

È tutto nero su bianco in una determinazione del Servizio Immobiliare di Piazza Prampolini emessa oggi, a firma della direttrice Monica Penserini. La vicenda, si legge nel documento, inizia nel 1991 con la sottoscrizione di una convenzione di concessione con l’allora “Reverberi srl” (che poi ha cambiato denominazione), prorogata più volte nel corso degli anni. Nel frattempo, però, come previsto dagli accordi presi il 22 febbraio 2022, il Comune è di fatto diventato proprietario del complesso immobiliare ad uso sportivo, che ha una rendita catastale di circa 37.000 euro.

Alla scadenza della concessione, a partire dallo scorso mese di marzo, il Comune ha inviato alla società una serie di lettere, confermando la scadenza del 30 giugno come data per la riconsegna dei locali e diffidandola dal continuare a sottoscrivere abbonamenti oltre i termini di durata della concessione.

Il sopralluogo effettuato ieri dal personale dell’agenzia ha però confermato che il complesso non è stato sgomberato, configurando «un’ipotesi di occupazione sine titulo del patrimonio di proprietà comunale». Pertanto, «stante la mancata liberazione spontanea del complesso in oggetto, verrà inviata un’ordinanza di liberazione dei locali nei termini che verranno ivi indicati».

Ma se anche dopo questo atto il concessionario non riconsegna le chiavi all’amministrazione, “quest’ultima procederà all’esecuzione forzosa dello sfratto tramite le forze dell’ordine”. Il Comune chiederà inoltre, “per inadempimento dell’obbligo di restituzione del complesso immobiliare alla scadenza contrattuale, il pagamento del canone di occupazione sine titulo fino alla data di effettiva consegna dei locali” (fonte Dire).

 
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