Può respirare. Martedì 2 luglio, il tribunale di Lille ha condannato Damien Castelain a un anno di carcere con sospensione condizionale, a una multa di 20.000 euro e a cinque anni di ineleggibilità. Ma se il presidente della Metropoli europea di Lille (MEL) può respirare, è perché questa condanna all’ineleggibilità non è accompagnata da un’esecuzione provvisoria, vale a dire immediata, come aveva chiesto per lui il procuratore l’11 giugno. L’eletto può quindi restare al suo posto presentando ricorso contro questa decisione del tribunale.
Damien Castelain è stato dichiarato colpevole in tre dei quattro casi per i quali è stato deferito al tribunale giudiziario di Lille: il cosiddetto caso delle spese alimentari per appropriazione indebita di fondi pubblici; il caso delle parcelle degli avvocati, per appropriazione indebita di fondi pubblici e illecita presa di interessi; e il caso delle “pietre blu”, per occultamento di abuso di fiducia. Tuttavia, è stato assolto nel caso del contratto concluso con la società Constance RP e poi dell’assunzione presso il suo studio del suo manager, Constance Tembremande.
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