Giovanni Caccamo protagonista all’Onu, “costruendo un futuro di pace” – .

Giovanni Caccamo protagonista all’Onu, “costruendo un futuro di pace” – .
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AGI – Giovanni Caccamo ha portato la voce italiana dei giovani alla sede dell’Onu a New York. Il cantautore siciliano scoperto da Franco Battiato e che si è fatto conoscere al Festival di Sanremo 2016 nella categoria big con il brano “Via da qui”, ha portato negli Stati Uniti il ​​suo progetto “Parola ai giovani”. Insieme a Jesse Paris Smith, figlia di Patti Smith, Caccamo ha incontrato i giovani arrivati ​​da tutto il mondo per presenziare all’evento nella sala del Consiglio Economico e Sociale, all’insegna della pace, dell’inclusione e dello sviluppo sostenibile.

“Viviamo nell’epoca più fervente, l’era dell’amore e delle opportunità – ha detto nel suo intervento, letto in inglese – Bach compose la sua ’toccata e fuga in re minore’ a vent’anni, Michelangelo scolpì la Pietà a 23 e dipinse la Cappella Sistina a 33 anni, Steve Jobs fondò la Apple a 21” e Malala “divenne la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la Pace grazie al suo impegno nella difesa dei diritti all’istruzione, Lewis Carroll a 33 scrisse ‘Alice nel Paese delle Meraviglie’ e Walt La Disney ha inventato Topolino a 27 anni”. “E gli Stati Uniti? – ha aggiunto Caccamo – è arrivata la nostra ora”. La cantante, molto applaudita, ha lanciato un invito a non sentirsi soli, a credere che «la diversità è un valore» per comprendere che «non c’è vittoria senza fallimenti», a «sentirsi vivi».

L’intervento, in occasione del forum internazionale dei giovani ‘Change the World Model UN’, si inserisce nel progetto internazionale a cui l’artista è legato e che vede il coinvolgimento di numerose università e organizzazioni giovanili. Caccamo è atteso in una serie di incontri nelle università più prestigiose del mondo, da Yale ad Harvard, e poi al Berklee College of Music, altre tappe in Brasile, Messico, all’Università di Tokyo e alla Sorbona di Parigi. “Cosa cambiereste della società in cui vivete – ha chiesto Caccamo ai giovani – qual è la vostra parola per cambiamento?”. All’incontro erano presenti, tra gli altri, il sottosegretario al dicastero della Cultura vaticano Antonio Spadaro, la compositrice e violoncellista canadese Rebecca Foon e la filantropa Alessia Zanelli.

“Insieme – ha ricordato Jessie Smith nel suo intervento – possediamo la straordinaria capacità di apportare cambiamenti senza precedenti. Possiamo progettare città green che non siano solo espressione di innovazione ma che raggiungano l’obiettivo di emissioni zero entro il 2040, se non prima”. “Città – ha aggiunto – dove non bisogna semplicemente vivere, ma prosperare e renderle punti di riferimento per lo sviluppo sostenibile e il benessere”. “Ma dobbiamo iniziare oggi”, ha avvertito, “lasciando che la Giornata internazionale della coscienza funga da scintilla per l’azione” e realizzare “la nostra visione per un mondo rinnovabile, più giusto ed equo”. Quella giornata, dedicata all’inclusione e alla costruzione di un mondo di pace, è stata celebrata ieri.

 
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