Ricevere un pugno in bocca da ELENDIG

Ricevere un pugno in bocca da ELENDIG
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La pubblicazione da parte del etichetta trve-kvlt vndergrovnd Dominance of Darkness dall’album di debutto dell’ultra intransigente progetto solista tedesco Elendigriferendo solo al corpulento Zwiespalt che si occupa di tutto, compresa la produzione (nei suoi studi di registrazione dal nome carino Fanculo la produzioneVe lo lascio immaginare il ragazzo… ma senza truccarsi il viso secondo me lo scambiereste per il tipico tedesco cicciottello con birra e salsicce), permettetemi una piccola digressione che spero mi perdonerete.

Pur ascoltando musica di tutti i generi, vivo praticamente di black metal da ben 33 anni (senza contare la precedente militanza thrash/death/brutal). Più è marcio, putrido, mefitico, sgradevole, inquietante, controverso ecc, meglio è per me: è la mia linfa vitale e tendo a fregarmene se il progetto è nazista, comunista, pedofilo, satirico, tutta al femminileviolentano le donne e tutto il resto, perché per me sono semplicemente picchiate. È musica, è intrattenimento e vale tuttose ci fosse un gruppo con componenti vestiti da Sbirulino che producesse un disco per me mi piacerebbe Puro Olocausto pensi che mi importerebbe? Affatto. Ciò che conta è la musica, punto e basta.

È dalla fine del 2020 che scrivo recensioni su queste pagine, ho portato alla vostra attenzione – spero apprezzerete – circa duecento dischi, forse di più, e ho sempre specificato che parlo di metal estremo. Poi ci sono diversi gradi di estremismo, i Vecchia Via dei Cadaveri sono estremi con meno forza delle persone estremo-ciò-che-non-può-essere-più-estremo come lui Ar’lyxkq’wrma sono pur sempre estremi, e, se nell’anteprima della pagina leggiamo che l’articolo è stato scritto da Griffar, non c’è alcuna probabilità che all’interno si parli d’altro che di musica. estremo. Se preferite Rondò Veneziano, sono affari vostri (oh, comunque ho ancora alcune delle loro vecchie cassette originali, Prime luci sulla Laguna E Sinfonia per un addio sono canzoni senza tempo) e semplicemente non leggete i miei articoli. Sono preciso Sempre che sto parlando di materiale che potrebbe non piacerti, fino al disgusto o alla repulsione. E’ normale e non mi offendo certo se dici che un disco che ritengo valido ti disgusta, de gustibus. Se lo fai, però, prova a giustificarlo senza fare discorsi da bambino svantaggiato, Per favore. Anche nessun commento va bene, anzi: meglio.

Tutto quanto sopra per introdurre la musica del nostro non-amico, desideroso di mandarti a fanculo ad ogni occasione e di disprezzarti nei suoi sentimenti più intimi ogni volta che hai il dispiacere di incontrarlo, come si evince da vari titoli delle sue canzoni e dalla sua immagine intransigente e senza mezze misure. Il suo è un black metal crudo, primordiale, disgustosamente (inteso come complimento) retrò, con un atteggiamento molto punk come si faceva in passato, agli albori di tutto. Nella sua discografia ha tre demo usciti nel 2021: Spreco umano, Gedankenolocausto E Krähenschlag: norma anti-fottuta, il tutto in una scatola in edizione limitata; poi uno split con i connazionali Graul, uscito anche in edizione cassetta scatola di legno contenente ninnoli come vermi e candele nere nella confezione (credo esaurite in 15 secondi, la gente impazzisce per queste sciocchezze e non credo sia solo per collezionismo, la maggior parte sono flipper che sperano di rivenderlo al tonno a dieci volte il prezzo originale), e infine questo debutto Kraft from Kälte che propone imperterrito un black metal puro, sotterraneo, grezzo, sgraziato, estremamente violento, senza alcuna concessione, con rari momenti meno distruttivi in ​​cui lascia spazio anche a melodie deboli ed emaciate che non hanno quasi mai lunga vita. Oppure il classico lento a-la Burzum (uno per tutti: Wehklagen) rivisto in chiave tedesca come molti hanno fatto prima di lui, sempre con risultati più che apprezzabili. Regnum, Sterbend, Anti, Nyktalgia, gente così. Non sfigura affatto accanto a quest’ultimo, ma non pensate di trovare qualcosa di nuovo: questo è materiale per chi adorava i vecchi demo di improbabili gruppi che raramente uscivano dalla cantina, gente che suonava con la passione e la furia dei quindici/sedicenni che non hanno la fortuna di possedere il talento del Satiro, Samoth e così via. Roba genuina, semplice, forse anche ingenua, ma la carica che ti danno questi pezzi crudi, tutti scritti seguendo un approccio quasi improvvisato che ne aumenta la putridità, è ineguagliabile e assolutamente senza tempo. È chiaro che non è facile ascoltare la musica che c’è in sottofondo ad una festa o mentre si guarda la Champions League, bisogna essere preparati e soprattutto avere la testa per ascoltare Elendig, altrimenti c’è sempre Rondò Veneziano….

Come accennato, l’album è pubblicato dalla Dominance of Darkness records, attualmente disponibile in un bel cofanetto contenente tre CD in slimcase di cartoncino: il primo è l’album vero e proprio, il secondo la stampa dei primi due demo e il terzo materiale live raro e canzoni abbozzate senza completarle, oltre a figurine e un inserto A5 in cui troverete alcune indicazioni gentili e utili testi verso quello successivo. Sono state stampate 99 copie. (Griffar)

 
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