Mondo Radio3 | S2024 | Operazione militare a Rafah | Panama chiude il passaggio ai migranti | Terza fase delle elezioni in India

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Mondo Radio3 | S2024 | Operazione militare a Rafah | Panama chiude il passaggio ai migranti | Terza fase delle elezioni in India

I leader israeliani hanno approvato un’operazione militare nella città di Rafah, nella Striscia di Gaza, e le forze israeliane stanno bombardando l’area. La mossa è arrivata poche ore dopo che Hamas aveva annunciato di aver accettato una proposta di cessate il fuoco tra Egitto e Qatar. Un funzionario della sicurezza palestinese e un funzionario egiziano affermano che i carri armati israeliani sono entrati nella città di Rafah, nel sud di Gaza, arrivando a 200 metri dal confine con il vicino Egitto. Ne parliamo con Lucia Goracci, inviata RAI. | Il 5 maggio più di 4 milioni di panamensi hanno eletto un nuovo presidente, cambiando allo stesso tempo la realtà migratoria per le centinaia di migliaia di persone che attraversano il Paese centroamericano dal Sud America, dall’Asia e dall’Africa per raggiungere gli Stati Uniti. La vittoria è andata infatti al conservatore José Raúl Mulino, 64 anni, candidato di Realizando Metas (Realizzare gli Obiettivi), partito populista di destra fondato dall’ex presidente Ricardo Martinelli, condannato per corruzione. Una delle promesse elettorali del Mulino era quella di chiudere il Darién Gap, un’area di giungla densamente boscosa che i migranti devono attraversare per entrare a Panama dal paese vicino, la Colombia. E che attualmente sta affrontando una grave siccità. I migranti hanno attraversato la regione per la prima volta a partire dagli anni ’90, quando i cittadini colombiani sfruttarono la giungla per sfuggire ai gruppi di guerriglia e alla guerra alla droga e fuggire a Panama o altrove. Negli anni 2000, i venezuelani iniziarono a viaggiare attraverso l’America Centrale e il Darién Gap, cercando rifugio negli Stati Uniti attraverso il confine messicano. Oggi, i migranti provenienti da luoghi diversi come Eritrea, Kirghizistan, Haiti, Nepal e Cina (entrando prima in Colombia o Brasile) seguono lo stesso pericoloso percorso. Come cambieranno ora la realtà e la rotta migratoria? Ne parliamo con Roberto Da Rin, giornalista del Sole24ore ed esperto di America Latina. | Sono in corso le elezioni per la terza delle sette fasi elettorali indiane, con 11 stati che voteranno per 93 seggi nella Lok Sabha, la camera bassa del parlamento. In questo turno voterà lo stesso Modi. Le prime due fasi di voto si sono svolte il 19 e 26 aprile in 190 collegi elettorali, con un’affluenza alle urne rispettivamente del 66,1% e del 66,7%, circa il 4% in meno rispetto al 2019. Il primo ministro Narendra Modi spera di vincere un terzo mandato consecutivo, ma i partiti dell’opposizione affermano che gli indiani rischiano di perdere molte libertà se rimane al potere. Narendra Modi scoprirà a giugno se ha vinto. Dopo un decennio al potere è onnipresente, ma al suo fianco vediamo spesso un politico meno discusso che ha contribuito a progettare la straordinaria ascesa del Bharatiya Janata Party (BJP). Amit Shah – spesso definito il “secondo uomo più potente” dell’India – è un formidabile vecchio amico, il più stretto confidente di Modi e la mente dietro il suo colosso elettorale. Ne parliamo con Matteo Miavaldi, giornalista, coautore del podcast Altri Orienti redattore di Chora Media. Anna Maria Giordano al microfono.

07 maggio 2024

 
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