Testo e significato di Ra Ta Ta, Mahmood torna a raccontare come si cresce in fretta vivendo per strada – .

Testo e significato di Ra Ta Ta, Mahmood torna a raccontare come si cresce in fretta vivendo per strada – .
Testo e significato di Ra Ta Ta, Mahmood torna a raccontare come si cresce in fretta vivendo per strada – .

In Ra Ta Ta, l’ultima canzone di Mahmood, il cantautore racconta la sua vita di strada quando non era famoso, riprendendo il mood di Tuta Gold. Ecco il testo, il significato e il video della canzone.

Mahmood è tornato con una nuova canzone, Ra-Ta-Ta, che conferma come il cantautore sia una delle voci più originali del pop italiano, capace di costruire uno stile molto personale, che mescola i generi rendendosi immediatamente riconoscibile. Lo avevamo già visto ne I letti degli altri, il suo ultimo album che conteneva brani come Tuta Gold – vincitrice morale dell’ultimo Festival di Sanremo -, ma anche Personale con Geolier e Semper/Jamais con Angèle e si conferma anche in questo nuovo singolo. che è accompagnato da un videoclip che è anche un marchio di fabbrica del cantante milanese che crea un’altra coreografia speciale.

Testo di RA TA TA

(Fuori fa-fa-fa-fa)
(Solo “ra-ta-ta-ta”)
(Passamontagna, mazza, mazza)
(Ta-ra-ta-ta-ta-ta-ta)

Per giocare al non amarmi bastava una margherita
Ma puoi crescere velocemente se vivi per strada
Mai visti i tropici, solo condomini a torso nudo e con le katane
Sui vecchi mobili, gli zaffiri su una collana sognano

L’album della band di Renzo Rubino: “Dopo anni difficili volevo far sapere al mondo che ero ancora lì”

Tre anni nella banda su una terrazza
Con quelli come me, faccia da mulatta, bocca da mitragliatore (Ciuk, ciuk)

Fuori fa-fa-fa-fa-fa-fa-fa
Solo “ra-ta-ta-ta-ta-ta-ta”
Vedo bambini con passamontagna
Senza mamma-ma-ma-ma-ma
Li vedrai ballare
Puntando le pale verso il cielo
Dentro la città-tà-tà-tà-tà-tà-tà-tà
Di Dio, di Dio, oh-oh

Che vida loca col gioco dell’oca, ma con la dama
Succo di pesca fuori dalla messa tra nuvole di marijuana
Tesoro, se mi chiami (in città)
È come se volassero degli elicotteri (in città)
A volte la famiglia ti sembra lontana
Su un ponte tutti in fila indiana

Tre anni nella banda su una terrazza
Con quelli come me, faccia da mulatta, bocca da mitragliatore (Ciuk, ciuk)

Fuori fa-fa-fa-fa-fa-fa-fa
Solo “ra-ta-ta-ta-ta-ta-ta”
Vedo bambini con passamontagna
Senza mamma-ma-ma-ma-ma
Li vedrai ballare
Puntando le pale verso il cielo
Dentro la città-tà-tà-tà-tà-tà-tà-tà
Di Dio, di Dio, oh-oh

No, mai, no, mai ti perderei
No, mai, no, mai (mai)
Non studiamo violino qui
Non scopiamo un amico
Giurami che non lo farai mai, non lo farai mai
Mi tradirai, no, mai, no, mai
Anche per una Bentley, tutto questo din-din
No, mai, no, mai

Fuori fa-fa-fa-fa-fa-fa-fa
Solo “ra-ta-ta-ta-ta-ta-ta”
Vedo bambini con passamontagna
Senza mamma-ma-ma-ma-ma
Li vedrai ballare
Puntando le pale verso il cielo
Dentro la città-tà-tà-tà-tà-tà-tà-tà
Di Dio, di Dio, oh-oh

Fa-fa-fa-fa-fa-fa-fa
Solo “ra-ta-ta-ta-ta-ta-ta” (Ra-ta-ta-ta-ta)
Dentro la città-tà-tà-tà-tà-tà-tà-tà
Di Dio, di Dio, oh-oh

Il significato di Ra-Ta-Ta

Mahmood, quindi, torna con una canzone che non sembra la solita hit costruito per essere il primo in radio – e soprattutto non ha featuring -, ma si adatta perfettamente allo stile del cantante due volte sanremese. Scritta dallo stesso cantautore, insieme a Katoo e Midfingerz, la canzone riporta un po’ a Tuta Gold, o meglio alla giovinezza di Mahmood, cresciuto in fretta vivendo molto per strada (“Ma si può crescere in fretta se si vivo cresciuto per strada, mai visto i tropici, solo condomini senza magliette ma con le katane”). Il protagonista della canzone ricorda i suoi giorni in cosca “Con quelli come me, la faccia da mulatta, la bocca del mitragliatore”, ma anche gli inseguimenti con la Polizia (“Che vida loca col gioco dell’oca, ma con la madama”) all’altezza delle regole della strada: “Qui non studiamo violino, non ci scopiamo un amico. Giurami che non mi tradirai mai, non mi tradirai mai, no, mai, no, mai”.

Il videoclip della canzone di Mahmood

Anche il videoclip del brano, diretto da Attilio Cusani e dallo stesso Mahmood, riprende un po’ l’estetica del cantautore. Come si legge nella nota stampa, il video è stato “girato in una calda estate tunisina, con protagonisti ragazzi e ragazze di tutte le età che alternano le loro giornate tra momenti di noia e scene di aggregazione. Viaggi in moto e raduni serali, con le luci della città a fare da sfondo e la speranza di poter creare insieme nuovi orizzonti”. E come sempre, una coreografia che a un certo punto si svolge su un camion che cammina su un’autostrada.

 
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