“Farò musica di merda…” – Il Tempo – .

“Farò musica di merda…” – Il Tempo – .
“Farò musica di merda…” – Il Tempo – .

Carmen Guadalajara

02 luglio 2024

“Sono contento perché è la vittoria dell’impegno dei miei avvocati ed è la vittoria della verità. Sono sempre stato disponibile a parlare con Bugo, ma lui non ha voluto – ha spiegato Marco Castoldi, in arte Morgan – durante un talk a Milano in cui ha dichiarato che con un featuring avremmo potuto suggellare la pace. “Magari insieme potremo riempire anche San Siro”. A poche ore dalla notizia della sua assoluzione nel processo per diffamazione che lo vedeva contro Bugo dopo l’ormai nota lite al festival di Sanremo 2020, c’è invece il suo ritorno nella major discografica Warner con il singolo “Rutti. Non ultima la notizia di un ritorno in tv con una striscia su Rai 3, subito prima del telegiornale, dal lunedì al sabato. “È il mio programma su Rai 3 – prosegue Morgan – che sostituisce quello di Bollani, in prima serata di accesso, nello spazio dopo il telegiornale e prima della prima serata. Sarà presentato ufficialmente con la presentazione del palinsesto a Napoli da parte della Rai. Lo stesso spazio di Augias. Una cosa è certa: ho espresso la volontà che sia lui a passarmi il testimone, come una staffetta.

“Non potrei vivere senza musica”, confessa Castoldi. “Ogni giorno la compongo o la studio, non la ascolto molto. Più che ascoltarla la leggo e la analizzo, ma la faccio ascoltare. In questi anni ho fatto più divulgazione che musica, concentrandomi sulla canzone, ho fatto ricerca, ho scritto più o meno una canzone al giorno e ora mi ritrovo con 18 album inediti. Ho fatto un viaggio tutto mio, slegato da ogni realtà, una specie di sogno dove non ho ascoltato la radio, non so nulla di quello che è successo musicalmente, sono un museo, un sarcofago musicale. Sono una cosa molto rara, è come uno che all’improvviso cade in una realtà, un alieno, dovremmo fare delle visite guidate perché sono un museo egizio, una cosa storica. Mi sono dedicato alla storia della musica, credo nella storia, mi vesto come nell’800, mi sono proiettato nel passato. Ho creato una mia dimensione”.

Per Morgan, la canzone “Rutti” è una canzone di protesta. “Sì, lo ha detto Ernesto Bassignano, che sono 35 anni che non esce una canzone di protesta come questa, perché nessuno protesta più. Infatti, mi fa strano che questa sia la canzone che segna il ritorno in major, questa è la cosa importante. Ho scritto questo pezzo di recente, ho trovato questo testo tra gli appunti dell’iPad, non mi ricordavo nemmeno di averlo scritto, l’ho scritto in un momento di dormiveglia. L’ho strimpellato, imitando una canzone alla De Andrè, e poi ho iniziato a suonare sulla falsariga di “Un giudice”. Finalmente sto iniziando a fare musica di merda – continua Morgan sorridendo. Voglio dialogare con questa musica che oggi chiamano canzoni, per me non lo sono. È un oggetto più complesso, l’armonia è totalmente trascurata, finché non fai canzoni con accordi interessanti non saranno mai canzoni. È come se non esistessero gli accordi, la trap si fa con i 4 accordi di “No woman no cry”, prendono quelli. Manca l’armonia. Non si può arrivare a una brutalizzazione totale dove le frasi sono costruite allo stesso modo, la letteratura per esempio richiede ricerca nella forma letteraria, ricerca, profondità altrimenti tutti gli scrittori lo fanno (e infatti…) Io voglio parlare di questo, ne ho parlato nella canzone”. Non poteva mancare il tema di Sanremo. “Conti è un’altra logica, un altro modo di vedere la vita, da una parte Amadeus dall’altra Conti. Due direttori artistici molto diversi, è come dire Stalin e Mussolini. Sto scherzando. Sono stato a Sanremo con entrambi. Tutti vogliono fare Sanremo. O no?”.

 
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