Roma, 9 aprile 2024 – “Il crescente debito pubblico previsto dal Def“, ha spiegato il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti durante una conferenza stampa, “esso è fortemente condizionato dagli effetti cash flow del superbonus nei prossimi anni“ma dopo il 2026”inizierebbe a scendere“. Il ministro ha anche sottolineato, tra l’altro, che l’obiettivo politico del governo in vista della prossima legge di bilancio è “replicare il taglio del cuneo anche nel 2025“. “Nella def” Ha aggiunto “Anche l’occupazione continua ad andare bene, ci aspettiamo un tasso di disoccupazione in costante diminuzione“.
Giorgetti, infine, ha ricordato che non è la prima volta che il Def dispone solo di stime tendenziali. I precedenti sono quattro e, anche in ambito europeo, l’Italia non sarà l’unico Paese a presentare un Def semplificato a causa del carattere transitorio delle nuove regole europee che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2025.
Il documento economico-finanziario approvato oggi dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro Giorgetti è l’ultimo con questo formato. La riforma della governance economica europea (ancora in corso di approvazione) si baserà, infatti, su un nuovo documento, il Piano fiscale strutturale medio termine che indicherà gli obiettivi programmatici della legislatura. La tempistica stabilita dalle norme transitorie prevede l’approvazione del Piano entro il 20 settembre. In attesa di queste scadenze e della definizione della traiettoria di riferimento per la spesa primaria netta (il nuovo indicatore univoco alla base della nuova governance), il Def non riporta il profilo programmatico.
È bene tuttavia specificare che, con la normativa vigente, gli andamenti sono sostanzialmente in linea con il profilo programmatico della Nadef 2023. Il Def contiene anche il valore delle politiche invariate.
La conferenza stampa sul Def 2024
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