“Gli insulti di Bossi? Sono consigli importanti” – .

Là Lega Lombarda festeggiare a Varese è il suo quarantesimo compleanno senza il festeggiato, il suo fondatore Umberto Bossi. Dopo l’attacco frontale a Salvini di ieri, il senatur resta a Gemonio. E così il segretario Salvini scende in piazza a Varese, davanti alla sede storica della Lega, insieme ai ministri leghisti e a qualche centinaio di militanti. Ma le parole del “boss” hanno lasciato il segno nella base leghista. “Ho ancora nostalgia di quando la Lega era la Lega Adesso è troppo annacquato” dice uno storico militante. «Quando parla Umberto bisogna sempre pensare» aggiunge un altro leghista in maglia verde. In piazza c’è chi ha portato qualche cimelio. Dollari con la faccia di Bossi. Una foto di Salvini con una mucca. Presentatelo direttamente alla segretaria. “È allora che hai concepito il ponte sullo Stretto, una stronzata”. Dal palco tutti ringraziano il fondatore Bossi e il segretario Salvini. Calderoli annuncia un altro dei passi decisivi per l’autonomia alle Camere. Il capogruppo Romeo strizza l’occhio alla base: «Questa festa è l’occasione giusta per riscoprire la nostra identità, le nostre origini e la nostra vocazione». A serrare i ranghi ci penserà il ministro Giorgetti: “A volte bisogna saper stare zitti, a volte bisogna reagire, altre volte bisogna sopportare questa è la storia della Lega – ricorda Giorgetti – con alcune regole, però, tra cui gerarchia e disciplina che non devono diventare servilismo”. Salvini viene accolto dagli applausi della piazza. Ringrazia Bossi dal palco “senza di lui non saremmo qui” e commenta ai giornalisti che “sono trent’anni abituato alle sue telefonate offensive e polemiche quindi ho bisogno che migliorino”. Ma questa volta le critiche non sono arrivate tramite telefonata ma sulla stampa. Infatti, come ha ricordato lo stesso Salvini, i due non si parlano da tempo.