Pensioni, ogni mese annunciati nuovi aumenti (ma ecco cosa accadrà davvero) – .

Pensioni, ogni mese annunciati nuovi aumenti (ma ecco cosa accadrà davvero) – .
Pensioni, ogni mese annunciati nuovi aumenti (ma ecco cosa accadrà davvero) – .

Da qualche mese continuiamo a parlarne aumenti delle pensioni, anche se non c’è nulla di concreto al riguardo. Il mese scorso siamo intervenuti per a controllo dei fatti SU ultime notizie sulle pensioni poiché da più parti è stato annunciato un aumento previsto per maggio.

Ora la storia si ripete, questa volta con l’attenzione spostata su busta paga da pagare a giugno per cui parliamo di “ricalcolo della pensione” con relativo aumento.

Infatti, secondo le ultime notizie sulle pensioni, sembra essercene una per i pensionati un aumento ogni mese. Peccato allora l’importo rimane sempre lo stesso.

Il trattamento non cambia: il motivo per cui la pensione dovrebbe aumentare è dovuto a Revisione Irpef e all’arrivo del arretrati. Ogni mese, infatti, si fa riferimento a un fantomatico gruppo di pensionati che non hanno ancora beneficiato dei vantaggi della nuova Irpef e che quindi riceveranno aumenti e arretrati con la prossima busta paga.

Ad oggi però non sembrano esserci numeri rilevanti per poter parlare di aumenti generalizzati, con lo stesso INPS che conferma che le operazioni di aggiustamento della nuova Irpef sono già state avviate concluso qualche tempo fa.

Nessun aumento delle pensioni a giugno

Come è stato in aprile, così come in maggio, nemmeno a giugno dobbiamo aspettarci un aumento delle pensioni come è stato annunciato da molti.

Il motivo è sempre lo stesso: tutti gli aggiornamenti sui calcoli delle pensioni lo sono sono già stati effettuati negli ultimi mesi, dalla rivalutazione delle quote scattate a gennaio alla nuova Irpef applicata per la prima volta Marzo (con relativo pagamento degli arretrati).

Naturalmente potrebbe verificarsi un caso isolato in cui la pensione viene pagata nel mezzo Sabato 1 giugno (per chi ha l’accredito postale) e lunedì 3 giugno potrebbe contenere un aumento. D’altro canto, sono diversi i motivi per cui l’INPS potrebbe procedere con l’ regolazione, ad esempio a favore di quei pensionati che beneficiano di trattamenti legati al reddito e che hanno presentato nei mesi scorsi il modello Rosso. Ma è solo uno non una notizia: anche se ogni mese possono esserci aumenti delle pensioni, non ci sono elementi per annunciare un aumento generalizzato che rischia solo di trarre in inganno i pensionati.

Tutti gli aumenti delle pensioni nel 2024

Cogliamo l’occasione per riassumere quali sono gli aumenti delle pensioni? previste quest’anno, distinguendo quelle già applicate in busta paga da quelle che arriveranno nei prossimi mesi.

Come anticipato, il primo aumento è avvenuto sulla busta paga di gennaio, quando c’erano i pagamenti previdenziali e assistenziali adeguati al costo della vita (con un tasso di inflazione del 5,4%).

Poi a marzo c’è stato l’aggiornamento del nuova Irpefcome con la riforma fiscale è stata ridotta – dal 25% al ​​23% – l’aliquota contributiva che si applica alla quota di reddito compresa tra 15mila e 28mila euro. Un’operazione che nel migliore dei casi, per chi ha una pensione pari o superiore a 28mila euro, ha garantito un aumento di 260 euro all’anno, 21,66 euro al mese su ciascuna busta paga.

Per un ulteriore aumento bisognerà poi attendere il pagamento della pensione Luglioquando per i pensionati che percepiscono un’indennità di importo non superiore 15.563,86 euro arriva il quattordicesimo, somma aggiuntiva che nella migliore delle ipotesi ha un importo pari a 655 euro.

Dopodiché, il rimborso dell’Irpef potrebbe arrivare già ad agosto in favore dei pensionati che hanno presentato la dichiarazione dei redditi con il modello 730/2024, indicando regolarmente l’Inps come ritenuta d’acconto. entro il 20 giugnoa patto ovviamente che il ricalcolo delle imposte, con relative ritenute e detrazioni, dia luogo a Credito Irpef.

Per chi presenta in ritardo la dichiarazione dei redditi arriverà l’eventuale rimborso tra settembre e novembre.

Poi a dicembre ci sarà il pagamento dell’ tredicesimocon il vantaggio poi quello in busta paga non si applicano supplementi (né a saldo né a titolo di deposito), aumentando così il valore netto dell’assegno.

Poi a gennaio il nuovo aumento garantita dalla rivalutazione che però dovrebbe essere molto inferiore a quelle riconosciute negli ultimi anni. La percentuale stimata nel Documento di Economia e Finanza, infatti, è giusta1,6% e sebbene soggetto a variazioni, non dovrebbe differire di molto.

 
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