“Abbiamo trascorso l’ultimo mese insieme a Napoli attorno alla tavola, bevendo e mangiando. Verrà cremato” – .

“Abbiamo trascorso l’ultimo mese insieme a Napoli attorno alla tavola, bevendo e mangiando. Verrà cremato” – .
“Abbiamo trascorso l’ultimo mese insieme a Napoli attorno alla tavola, bevendo e mangiando. Verrà cremato” – .

Spenti i riflettori del funerale, il fratello del giornalista scomparso racconta la sua storia

Ieri hanno avuto luogo i funerali di Franco Di Mare, scomparso venerdì all’età di 68 anni a causa di un mesotelioma, a Roma. Spegni i riflettori dei media, fratello Gino gli è stato detto Il Corriere della Sera. Sulle domande che Franco Di Mare aveva rivolto alla Rai sul suo lavoro di inviato e sui danni che potrebbe avergli causato, aveva detto: “Sono suo fratello, il suo agente, di questo ci penseranno sua moglie e sua figlia. Naturalmente dico che era molto seccato per come era stato trattato, negli ultimi giorni mi ha detto ‘mi hanno abbandonato’, riferendosi ai vertici della Rai, ovviamente non quelli attuali ma quelli precedenti. Non riusciva a capirlo, ripeteva come è possibile che venga considerato un mendicante? Al funerale erano presenti i vertici dell’azienda pubblica Rossi, Sergio e Soldi.

Poi ha rivelato che suo fratello”verrà cremato, come era suo desiderio. E poi ha chiesto un’ultima cena in un ristorante sul mare, che aveva già prenotato: ne aveva parlato con il ristoratore, ha riservato il posto a capotavola. Lo faremo proprio come lo abbiamo fatto per i nostri genitori. Aveva un libro di ricette sul comodino, credo di Cannavacciuolo. Abbiamo passato l’ultimo mese insieme a Napoli così, attorno alla tavola, bevendo e mangiando”.

Infine, il ricordo affettuoso: “Lui per me è stato un faro, ho sempre provato a viaggiare al suo fianco ma era impossibile, irraggiungibile. E che continuerò a preparare la parmigiana di melanzane che tanto amiamo fin da bambini”.

 
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