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Altro caso di Dengue a Trieste, nuova disinfestazione nella notte tra domenica e lunedì – .

TRIESTE Un altro caso di Dengue a Trieste, dopo i quattro registrati dal 27 maggio ad oggi, sabato 8 giugno, in città. Ne dà notizia il Comune di Trieste, avvisandone uno nuova disinfestazione essere tenuto nella notte tra domenica e lunedì.

Quello emerso oggi, il quinto caso in meno di 15 giorni, è il caso di una persona rientrata da Dubai a Trieste, che ora è ricoverata nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Maggiore.

Da qui l’immediato provvedimento diffuso dal Comune.

Dove è prevista la disinfestazione

Questa volta l’area interessata dalla disinfestazione, 500 mq complessivi, si estende tra i quartieri di Servola, Valmaura e Chiarbola, con le strade che confluiscono in via Capodistria.

Una zona quindi adiacente alla zona di via Costalunga, dove lo scorso 5 giugno una coppia di ritorno da un viaggio in Colombia è stata ricoverata nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Maggiore.

I quattro casi precedenti

Si trattava di una ragazza paraguaiana di tredici anni arrivata a Trieste in crociera insieme ai genitori e ad un uomo residente in via del Ronco. in centro città, di ritorno da un viaggio ai Caraibi.

Entrambi erano stati ricoverati, rispettivamente al Burlo e al Maggiore, e una volta guariti sono stati dimessi, avviando le prime disinfestazioni nelle rispettive zone di residenza.

Si tratta quindi, in tutti e cinque i casi emersi di recente, di persone arrivate o rientrate a Trieste dopo aver contratto la Dengue fuori dall’Italia: Caraibi, Paraguay, Colombia e ora Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.


Casi di dengue a Trieste, al via la disinfestazione in tre quartieri

05 giugno 2024

La nuova ordinanza nel dettaglio

Si informa – si legge nel provvedimento diffuso dal Comune sabato 8 giugno – che l’area di intervento come da piano sarà interessata da misure preventive di disinfestazione a seguito della rilevazione di un caso di Dengue da parte degli Asugi.

I trattamenti adulticidi verranno effettuati dalla ditta incaricata nella notte tra il 9 e il 10 giugno, a partire dalle ore 4 circa del 10 giugno.

L’intervento larvicida verrà effettuato successivamente, compatibilmente con le condizioni atmosferiche.



L’epidemiologo Barbone sui casi di Dengue a Trieste: «Non c’è allarme, bisogna evitare di esporsi a punture»

Francesco Codagnone

06 giugno 2024

Verrà stabilito divieto di transito per tutti i veicoli dalle ore 4 alle ore 6 del 10 giugno In:

via Isola d’Istria, via Lussinpiccolo, via Pisino, via Orsera, via Capodistria, via Norma Cossetto, via Pirano, via Umago, via Cittanova d’Istria, via Baiamonti, via di Silvula, vicolo della Salvia, via Ercolano Salvi, via Pinguente, via del Roncheto, via Paolo Giacometti, via Claudio Pulcro.

Ecco la mappa



La mappa con l’area interessata dalla disinfestazione nella notte tra domenica e lunedì 9-10 giugno



Quattro casi di Dengue in poche settimane: cos’è, come riconoscerne i sintomi e quali Paesi sono a rischio

Editoriale web

05 giugno 2024

La febbre dengue, o semplicemente “dengue”, è una malattia infettiva tropicale, trasmessa all’uomo dalla puntura delle zanzare.

La dengue provoca tipicamente sintomi simil-influenzali, ma a volte può manifestarsi in una forma grave, chiamata dengue emorragica, che può essere fatale.

Di origine virale, la malattia è causata dal virus dengue che appartiene al gruppo degli Arbovirus, cioè virus trasmessi all’uomo dagli insetti, di cui si conoscono quattro tipi (DEN-1, DEN-2, DEN-3 e DEN-4). .

La dengue è una malattia infettiva non contagiosa perché, anche se l’ospite principale è l’uomo, non esiste un contagio diretto tra esseri umani, ma la trasmissione da persona a persona è possibile solo attraverso gli insetti, che per la dengue sono le zanzare del genere Aedes.

Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni e viene poi captato e trasmesso ad altri individui attraverso le punture di zanzara.

Quali sono i sintomi?

Il disturbo (sintomo) più comune della dengue è la febbre, che può manifestarsi anche con temperature molto elevate (40-41°C).

Dopo 3-4 giorni dalla comparsa della febbre si possono verificare:

nausea e vomito

mal di testa acuti

dolore intorno e dietro gli occhi

forti dolori muscolari e articolari

irritazioni della pelle

I sintomi della dengue durano tipicamente 2-7 giorni e possono essere confusi con altre malattie che causano febbre, dolore o eruzioni cutanee. Nella maggior parte delle persone, i sintomi scompaiono dopo circa una o due settimane. Dopo aver contratto e superato l’infezione, l’immunità dura tutta la vita, ma una persona immune a un tipo virale rimane comunque suscettibile agli altri sierotipi del virus dengue.

Cosa fare dopo un viaggio in zone a rischio

È importante che le persone di ritorno da viaggi in zone dove è presente la malattia e che presentano uno o più disturbi a rischio informino il proprio medico curante, indicando anche la data e il luogo del viaggio.

Terapia

Non esiste una cura specifica o un trattamento antivirale per la dengue e, nella maggior parte dei casi, le persone guariscono completamente in una o due settimane, grazie ad adeguate cure mediche, al riposo completo, all’uso di farmaci e spugne per abbassare la febbre e alla somministrazione di liquidi per combattere la disidratazione. Tutte le informazioni sono riportate sul sito dell’Istituto Superiore della Sanità.

Le raccomandazioni

Una volta completata la disinfestazione, la raccomandazione è quella di procedere, utilizzando guanti, alla pulizia dei mobili, dei giocattoli dei bambini e di quant’altro lasciato all’esterno: si ricorda che, in caso di contatto accidentale con il prodotto insetticida, si consiglia di lavare abbondantemente con acqua e sapone.

In generale, il Comune chiede alla popolazione di fare tutto il possibile, nelle prossime settimane, per evitare la formazione di nuove larve

Come evitare la proliferazione delle zanzare

Non abbandonare oggetti e contenitori di qualsiasi natura e dimensione nei quali si possa raccogliere l’acqua piovana come barattoli, bidoni, bacinelle, annaffiatoi, pneumatici, ecc.

Svuotare quotidianamente i contenitori di uso comune contenenti acqua e, ove possibile, capovolgerli;

Coprire ermeticamente (anche mediante reti a maglia stretta) i contenitori inamovibili dell’acqua (bidoni, cisterne),

Effettuare periodicamente interventi larvicidi in tombini, tombini, fossi, con prodotti idonei e con periodiche ripetizioni dei trattamenti (ogni 3-4 settimane o prima se specificato nella scheda tecnica del prodotto).

Evitare le punture di zanzara per evitare di contrarre il virus:

all’aperto, soprattutto di notte, indossare abiti chiari, leggeri e che coprano quanto più possibile (maniche lunghe e pantaloni lunghi);

Utilizzare repellenti da applicare direttamente sulla pelle, ripetendo il trattamento con frequenza adeguata, seguendo le istruzioni riportate sulla confezione. I prodotti repellenti non devono essere applicati su mucose (labbra, bocca), occhi, pelle abrasa, mentre possono invece essere utilizzati sugli indumenti per aumentarne l’effetto protettivo.

Applicazione di zanzariere a maglia stretta a porte e finestre, nonché utilizzo di dispositivi elettroemettitori per insetticidi liquidi o in piastre.

 
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