Von der Leyen confermata presidente della Commissione europea: Meloni si astiene – .

Von der Leyen confermata presidente della Commissione europea: Meloni si astiene – .
Von der Leyen confermata presidente della Commissione europea: Meloni si astiene – .

Ursula von der Leyen sarà ancora Presidente della Commissione Europea per i prossimi cinque anni. La fumata bianca è arrivata poco prima di mezzanotte. I leader dei Ventisette, riuniti all’Europa Palace di Bruxelles per il Consiglio Europeo, hanno scelto a larga maggioranza di suggellare il prossimo ciclo politico nel nome di Ursula. Infatti, Ursula bis

Le regole dell’UE prevedono che la scelta dei leader dovrà essere verificata con un voto a maggioranza nella camera del Parlamento europeo nelle prossime settimane. Il voto – formalmente un’elezione – è previsto per il 18 luglio a Strasburgo, durante la prima sessione plenaria del Parlamento europeo dopo il voto del 9 giugno.

L’accordo dà anche il via libera al Primo Ministro estone Kaja Kallas, membro della famiglia politica liberale con solide credenziali anti-russe, come Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza.

E l’ex Primo Ministro portoghese Antonio Costa, socialista, come Presidente del Consiglio europeo. Costa, costretto a dimettersi alla fine del 2023 dopo che il suo governo è stato implicato in un’indagine anticorruzione, sostituirà il liberale belga Charles Michel, attuale Primo Ministro, a partire dal 1° dicembre.

I tre sono saliti sul podio grazie all’accordo tra le famiglie politiche tradizionali: Partito popolare (PPE), Socialisti e Liberali, rappresentati da leader come il primo ministro polacco Tusk, il primo ministro spagnolo Sanchez, il cancelliere tedesco Scholz e quello francese Il presidente Macron. Esclusa dalle trattative pre-Consiglio, invece, è l’Italia di Giorgia Meloni, alla guida della famiglia conservatrice dell’Ecr.

Questa sera, al tavolo del Consiglio, dove si è svolto il conclave, Giorgia Meloni ha scelto di risolvere il suo ruolo di opposizione quasi solitaria – se si esclude il premier nazionalista ungherese Viktor Orbàn – agli accordi raggiunti dalla maggioranza sui posti di vertice. La Meloni ha votato contro il liberale Kallas e il socialista Costa.

“La proposta formulata da Popolare, Socialisti e Liberali per i nuovi vertici europei è sbagliata nel metodo e nella sostanza. Ho deciso di non sostenerla per rispetto dei cittadini e delle indicazioni che da quei cittadini sono arrivate con le elezioni” ha scritto il premier sui social X.

Tuttavia si è astenuta sul nome di Ursula. Il Primo Ministro mantiene un’apertura di credito nei confronti del Presidente della Commissione. Un’apertura che gli permette di sostenere l’esecutivo europeo, anche senza esplicitarlo. E continuare a negoziare nella nuova, complessa, partita per il ruolo di commissario europeo che spetta a Roma.

 
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