Queen Omega Ethnic 2024 © Massimiliano Miniati
“Dulcis infundo”, è proprio il caso di dirlo, quando in una Piazza Giotto gremita sale sul palco degli Etnica Queen Omega una delle voci più originali del panorama mondiale.
È “velluto e carta vetrata” (parafrasando il titolo di un LP di Dori Ghezzi degli anni ’80) e tanta, anzi tanta forza, nella voce e nel tenere palco e pubblico.
Anche chi non la conosceva, dopo due canzoni se ne è già innamorato, e lo dimostra saltando, ballando e battendo le mani fino a farsi male, restituendo all’artista trinidadiana l’immagine di una piazza che, più che un luogo, sembra un immenso abbraccio collettivo.
Non a caso ha accumulato oltre 120 milioni di stream su tutti i social, Omega è la forza, è quell’energia dirompente che esplode sul palco, una tempesta, anzi uno tsunami di note, melodia e una simpatia genuina che affascina anche chi che la ascoltano per la prima volta.
Molto validi tutti i brani, sia quelli puramente reggae che quelli new roots, e molti i riddim dancehall contenuti nel suo album “Freedom Legacy” (Amazon audio CD €22,03), e quando canta “No love” (Vogliamo più amore, Dobbiamo mostrare amore, La regina Omega ha detto, “Mostra amore”, Sì Alcuni di loro non hanno amore (nessun amore) Nessun amore (nessun amore), nessun amore nel loro cuore) tratto dall’album “Sound Killer Riddim”, in piazza è pura magia, e il pubblico regala ai Queen un ritornello così riuscito che sembrava provato prima, dimostrando la perfetta sinergia tra artista e pubblico legati da qualcosa di superiore.
Tra gli applausi e le richieste (e le concessioni) del Bis, l’edizione di Etnica 2024 che ogni anno riesce a portare a Vicchio artisti straordinari e che, questa edizione e soprattutto con quest’ultimo concerto ha davvero superato ogni aspettativa.
