Ogni giorno alla Federconsumatori il telefono squilla almeno dieci volte.
Dall’altro capo del telefono ci sono persone allarmate: da lunedì 1° luglio, infatti, abbiamo detto addio al mercato elettrico tutelato. In concreto, questo significa che ognuno potrà scegliere l’offerta sul mercato libero più adatta alle proprie esigenze.
telefoni “caldi”
“Riceviamo tante telefonate di persone che chiedono chiarimenti”, sottolinea Erisa Dakoli, rappresentante di Federconsumatori, “ne riceviamo almeno dieci al giorno. Tra l’altro, molte persone non sanno se sono già nel mercato libero o se sono rimaste nel mercato tutelato: vogliono sapere quanto pagheranno nelle prossime bollette, ma in realtà non possiamo dirlo con certezza perché il prezzo dell’elettricità sarà basato sull’andamento del mercato, lo vedremo a fine mese”.
disinformazione nemico numero uno
“Il problema più grande è stata la scarsa informazione da parte degli organi competenti – spiega Luca Braggion, rappresentante di Adiconsum – non abbiamo registrato un boom di telefonate ieri, tuttavia negli ultimi giorni diverse persone ci hanno contattato per cercare di capire il cambiamento. La disinformazione è l’aspetto più complesso di questa fase: probabilmente sia Arera sia il governo avrebbero dovuto investire più risorse ed energie per informare i cittadini. Vedremo come andrà nei prossimi giorni”.
